Digitale: Callari, inaccettabili ritardi infrastrutturazione territori
Scritto da Davide Macor il 12/05/2020
“I ritardi nell’avanzamento dei lavori del Piano strategico Banda ultra larga per l’infrastrutturazione dei territori sono inaccettabili. Le Regioni sono pronte a far pervenire una lettera al ministro Paola Pisano per chiedere al Governo il commissariamento del piano e la decadenza di OpenFiber per inadempienza dei termini contrattuali”. È questa la sintesi con cui l’assessore regionale ai Sistemi informativi, Sebastiano Callari, in veste di presidente della Commissione Agenda digitale della Conferenza delle Regioni, esprime la posizione delle Regioni rispetto ai ritardi nella messa in opera della Banda ultra larga. Nella riunione odierna della Commissione, Callari ha dichiarato che “non ci possiamo più permettere di sentire da parte di OpenFiber che mancano maestranze per l’avanzamento dei lavori. Abbiamo chiesto che ci diano scadenze precise, poichè la prospettiva del 2023 quale termine di conclusione dei lavori non è accettabile, così verrebbe meno un preciso impegno di OpenFiber rispetto al contratto che va onorato”. “Stiamo mettendo a rischio la competitività del made in Italy sui marcati internazionali, dove in questo momento il digitale è vitale per promuoversi e per commercializzare i prodotti italiani – ha sottolineato Callari -, oltre al rischio di mantenere un divario digitale che impedisce alle scuole italiane di attivare la didattica a distanza”. In un quadro generale a tinte grigie, Callari ha evidenziato anche alcuni risultati positivi ottenuti dalle Regioni al tavolo Cobul, tra cui la disponibilità di 400 milioni di euro per la connessione a 1giga delle scuole secondarie di primo grado e secondo grado e delle scuole primarie in area bianca, con una copertura dell’80 per cento. “Su richiesta delle Regioni, il Cobul – ha riferito Callari – ha inoltre espresso parere positivo per impiegare rapidamente risorse per i voucher di incentivo alla domanda di connettività per famiglie ed imprese e per la banda ultra larga alle scuole. È stato concordato che le Regioni che lo vogliono possano definire criteri territoriali o settoriali per indirizzare le risorse dei voucher ad una porzione della popolazione delle famiglie ed imprese della Regione, in base alle specificità dei singoli territori”. Nel corso della riunione della Commissione, le Regioni hanno affrontato anche il tema della App Immuni, il dispositivo digitale con cui il Governo intende tracciare, su scala nazionale, i contatti dei positivi a Covid-19, attraverso i cellulari dei cittadini. La app si basa su un sistema decentrato per cui i dati raccolti restano sui dispositivi dei singoli cittadini, nel rispetto della privacy; in caso di utente positivo al Covid-19, il cellulare invia automaticamente un messaggio alle persone con cui è entrato in contatto negli ultimi quindici giorni. “Condividiamo la scelta di un’app nazionale – ha ribadito Callari -, ma l’uso di questa applicazione di tracciamento dei contatti, se non opportunamente integrata con i servizi sanitari territoriali, rischia di diventare esclusivamente un appesantimento tecnico-amministrativo per le strutture sanitarie, oltre a innescare dubbi sulla reazione di chi riceverà il messaggio se non sarà opportunamente filtrata da professionisti della sanità”. Su questo tema la Commissione Agenda digitale, per voce dell’assessore Callari, si appresta nei prossimi giorni a esprimere il proprio parere alla Commissione Giustizia del Senato; “le Regioni – ha anticipato Callari – chiedono al Governo di condividere una visione strategica in cui siano esplicitati obiettivi a breve e a medio-lungo periodo della App Immuni, il suo funzionamento e una roadmap delle azioni che saranno messe in atto affinché la app sia un dispositivo effettivamente utile alle strutture sanitarie”.