Cultura: Gibelli, estate all’aperto del Giovanni da Udine è innovativa
Scritto da Davide Macor il 20/06/2020
Ripartirà con il palcoscenico dell’estate all’aperto nel prato antistante la struttura l’attività del
teatro nuovo “Giovanni Da Udine”, per continuare a consentire al
pubblico e ai cittadini di fruire di una completa offerta
culturale che va dalla prosa, alla musica, ai laboratori per
bambini. Un’attività rispetto alla quale l’assessore regionale
alla Cultura, Tiziana Gibelli, ha espresso, a nome
dell’Amministrazione, il più vivo apprezzamento, ribadendo – “che
la cultura non si ferma, dev’essere un bene fruibile del quale
tutti si possano approvvigionare”.
Gibelli, ha elogiato in particolare la scelta innovativa, oltre
al coraggio e alla forza della ripartenza espresse dal presidente
della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni Da Udine, Giovanni Nistri
e dai direttori artistici, Giuseppe Bevilacqua, per la prosa,
Marco Feruglio, per la musica, Margherita Mattotti, per i
laboratori, che ha portato a trasferire il programma
dell’attività estiva all’aperto. Attività, com’è stato precisato,
che in caso di maltempo potrà comunque essere svolta nella sala
del teatro.
L’assessore regionale ha evidenziato che il 2020 segnerà la prima
stagione in assoluto, rispetto anche alle altre realtà del Friuli
Venezia Giulia, nella quale la Fondazione udinese svilupperà la
propria attività interamente all’aria aperta. Un’attività che è
anche virtuosa, perché circa la metà delle spese annuali sono
coperte dalle entrate derivanti dagli eventi.
“È questo un chiaro esempio – ha detto Gibelli – di come la
chiusura causata dalla pandemia abbia stimolato i curatori
artistici e i vertici della Fondazione a innovarsi e a guardare
oltre per proporre al loro pubblico una nuova e suggestiva
opportunità che sarà apprezzata, perché la cultura è un pezzo
della nostra vita alla quale non si può rinunciare”.
Gibelli, ha quindi rivolto un ulteriore plauso alla Fondazione
teatro Giovanni Da Udine, perché riesce in buona parte a
sostenere la propria attività e consente al pubblico di accedere
agli spettacoli con biglietti a un prezzo sostenibile.
L’assessore ha quindi ricordato come le misure contenitive legate
all’emergenza COVID-19 abbiano messo a dura prova il settore
culturale. Per questo, nell’ambito della Commissione beni e
attività culturali della Conferenza delle Regioni, da lei
coordinata, ha caldeggiato e ottenuto l’accesso alla Cassa
integrazione per i lavoratori dello spettacolo e per i
collaboratori professionali.
Per i lavoratori dei servizi connessi all’allestimento degli
spettacoli, per esempio gli addetti alle luci e al suono, non vi
sono state azioni in tal senso probabilmente perché le aziende
per le quali lavorano non sono ricomprese nei codici Ateco
interessati ai provvedimenti assunti. Ma la Regione, la scorsa
settimana, ha approvato in Consiglio Regionale le azioni che
faranno ripartire il settore, riaprendo così le opportunità di
lavoro anche per questi operatori.
Nel concludere, Gibelli ha auspicato che il mondo dello
spettacolo, e quello teatrale in particolare, anche sulla scorta
della spinta innovativa intrapresa dal presidente della
Fondazione Nistri, sappia trovare nelle nuove tecnologie
ulteriori opportunità di crescita, avvicinandosi ancor di più ai
cittadini: per esempio, la stagione teatrale invernale al
coperto, ha suggerito, potrebbe essere resa accessibile anche on
line a pagamento, ampliando così la platea degli spettatori.