Coronavirus: Riccardi, su Rsa Sacile confronto con territorio
Scritto da Davide Macor il 09/06/2020
“Monitorando con attenzione l’andamento della curva dei contagi, dobbiamo costruire un percorso capace di conciliare una scelta strategica di cura al Covid con una domanda di prestazioni sanitarie le quali devono continuare a essere garantite”. Lo ha detto oggi a Pordenone il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso dell’incontro con i sindaci del Sacilese e i vertici dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale (Asfo). All’ordine del giorno l’eventuale destinazione della Rsa di Sacile a struttura per malati Covid a media intensità. Come ha spiegato Riccardi, l’Azienda si trova davanti a una relazione tecnica che, esaminando determinati requisiti logistici e funzionali, tra le Rsa presenti sul territorio ha individuato quella di Sacile come la più idonea a ospitare persone positive al coronavirus, asintomatiche o paucisintomatiche, che non possono essere curate a domicilio o in altre strutture. “Certe preoccupazioni da parte del territorio sono legittime – ha osservato Riccardi -, ma va ribadito che siamo in presenza di un documento del Dipartimento di prevenzione che da un punto di vista amministrativo e della responsabilità non può essere ignorato”. L’attivazione di questa soluzione, come ha affermato il vicegovernatore, “nella temporaneità dell’emergenza” deve essere parallela a un progetto che dia continuità ai servizi attualmente offerti dalla Rsa di Sacile e, in prospettiva, alla redazione da parte dell’Asfo di un piano per il ritorno alla normalità che punti alla valorizzazione del ruolo del presidio ospedaliero sacilese.