Coronavirus: Riccardi, Fvg in Fase 2 dovrà convivere con virus
Scritto da Davide Macor il 26/04/2020
“I cittadini del Friuli Venezia Giulia in questo periodo di emergenza hanno dimostrato grande senso civico. Adesso dobbiamo proseguire con lo stesso comportamento, affinché nella prossima Fase 2 vengano osservate con uguale attenzione le nuove disposizioni che regoleranno la nostra quotidianità. Non dobbiamo infatti pensare che il contagio sia sconfitto: ci aspetta il necessario ritorno verso una vita normale, ma questa deve essere consapevole di una convivenza con un virus che continua ad esserci fino a quando la scienza non avrà trovato il modo per sconfiggerlo definitivamente”. Lo ha detto oggi a Palmanova il vicegovernatore con delega alla Salute e alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, a margine del Comitato operativo con il dipartimento nazionale della Protezione civile. “Alla luce delle riaperture – ha spiegato Riccardi -, una possibile ripresa dei contagi non dobbiamo considerarla un’eventualità, e di questo dobbiamo tenere conto. In considerazione di ciò la Regione, dopo aver strutturato il sistema ospedaliero dotandosi di un ampio numero di posti di terapia intensiva, sta rafforzando la risposta del sistema territoriale”. L’Amministrazione regionale, come ha sottolineato Riccardi, ha operato con grande impegno anche sul campo della prevenzione e dei controlli. Un lavoro che dovrà ulteriormente intensificarsi per affrontare un prevedibile aumento del contagio. Per quel che riguarda l’attività svolta, sono 37.211 le persone sottoposte a tampone in Fvg, con un rapporto test/abitanti (3 per cento) superiore alla media nazionale. “Ma la Fase 2 – ha spiegato Riccardi – rappresenta anche l’occasione per imprimere un’accelerazione in particolare alla messa in atto di quei principi previsti nella nostra riforma che intervengono sulla riorganizzazione delle strutture ospedaliere e sui servizi territoriali, con l’obiettivo di coinvolgere e dare un ruolo attivo anche al Terzo settore quale pilastro fondamentale dell’intero sistema, assieme – ha concluso – alle Istituzioni e alle famiglie”.