Coronavirus: Riccardi, dopo emergenza vitale tutelare persone fragili
Scritto da Davide Macor il 01/04/2020
“In prima battuta la Regione ha definito una solida risposta ospedaliera all’emergenza coronavirus, a partire dall’ampliamento con risorse proprie dei posti letto in terapia intensiva, che oggi sono oltre 100 e ci consentono anche di dare aiuto alle altre regioni del Nord. Ora si apre il fronte legato ai servizi socio assistenziali per tutelare le persone più fragili, che dovrà essere combattuta assieme ai Comuni e ai loro servizi sociali, perché quando usciremo da questo tunnel ci troveremo in una condizione diversa rispetto all’inizio della crisi, soprattutto per quanto riguarda la disabilità e gli anziani”. Lo ha spiegato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con deleghe a Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, ai primi cittadini degli Ambiti Collio Alto Isonzo e Collinare nel corso delle riunioni tenutesi in videoconferenza dalla sede della Protezione civile di Palmanova per aggiornarli sull’evoluzione dell’emergenza coronavirus e dare risposte alle esigenze del territorio. Riccardi ha evidenziato che “l’area isontina è quella che registra sia il minor numero di infettati sia quello di decessi dall’inizio dell’emergenza, a conferma del fatto che l’adozione immediata di misure come la chiusura delle scuole hanno ridotto la diffusione del virus. Analizzando la situazione complessiva, il Friuli Venezia Giulia è il territorio con i migliori trend del Nord Italia”. In merito ai buoni spesa previsti dal Governo a favore delle amministrazioni cittadine, il vicegovernatore ha confermato che “in base del decreto del Governo la gestione di quegli strumenti è affidata ai servizi sociali dei Comuni, che hanno quindi totale autonomia di gestione”. Riccardi ha anche precisato che “i dati sulla presenza di persone in stato contumaciale forniti ai sindaci dal sistema sanitario è fondamentale per l’organizzazione dei servizi a loro supporto e a tal fine devono essere usati, con la massima cautela. Per quanto concerne i dispositivi di protezione, la Regione fornisce al personale sanitario tutto i dispositivi di protezione di cui dispone per consentire loro di operare in sicurezza e sta operando a pieno regime per garantire approvvigionamenti sufficienti. Un esempio di questo sforzo è l’arrivo odierno di 250mila mascherine protettive acquistate direttamente dalla Protezione civile”. Il vicegovernatore e il suo staff hanno quindi illustrato ai sindaci le deroghe introdotte dalla Regione per consentire l’erogazione di contributi e sostegni alle fasce più deboli della popolazione, ma anche le azioni volte a tutelare i minori e i disabili attraverso il lavoro coordinato dei servizi sociali comunali e dei servizi territoriali delle aziende sanitarie. Azioni alle quali si sommano le attività della Protezione civile sul territorio, che spaziano dalla creazione dei pre-triage dei Pronto soccorso, alla consegna della spesa alle persone in isolamento o agli anziani. È stato inoltre sottolineato che particolare attenzione sarà posta dall’azienda sanitaria nel monitoraggio dei Centri di assistenza straordinaria (Cas), del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Gradisca d’Isonzo e delle case circondariali.