Coronavirus: Riccardi, definite linee guida riavvio servizi disabili
Scritto da Davide Macor il 29/05/2020
“La Regione ha definito le linee guida che consentiranno il riavvio dei servizi territoriali per i disabili, tra cui le attività dei centri diurni, che sono state sospese per l’emergenza coronavirus e temporaneamente sostituite da interventi alternativi. Nonostante il perdurare dell’emergenza sanitaria è infatti fondamentale la riattivazione in sicurezza di tali attività territoriali, che devono essere rimodulate in base alle procedure di contenimento previste per il Covid-19”. Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, dopo l’approvazione preliminare da parte della Giunta delle ‘Linee guida per l’adozione di piani territoriali per la riorganizzazione e la gestione in sicurezza dei servizi e degli interventi per la disabilità dal rischio di contagio da Covid-19’. “Si tratta di un provvedimento particolarmente atteso dal territorio perché, fissando le linee guida per l’elaborazione da parte delle aziende sanitarie dei piani di riorganizzazione e gestione in sicurezza dei servizi semiresidenziali per la disabilità, favorisce il rapido e pieno riavvio dei centri diurni e degli altri interventi a favore delle persone con disabilità – ha spiegato Riccardi -. Il tutto in continuità con le azioni già avviate in base alle indicazioni dalla Regione durante il periodo emergenziale e in linea con gli indirizzi nazionali, ponendo le basi anche per il futuro utilizzo dei finanziamenti previsti dal decreto ‘Rilancio’ per il potenziamento delle attività”. Il vicegovernatore ha rimarcato che “la necessità di adottare comportamenti che riducano il rischio di diffusione del coronavirus richiede da parte dei soggetti che operano nel campo della disabilità la costruzione di percorsi che permettano l’erogazione in sicurezza dei servizi. Con il supporto dei Dipartimenti di prevenzione e il forte coinvolgimento dei servizi sociali e sociosanitari saranno quindi rimodulati i progetti di presa in carico finora adottati”. Il documento sarà ora sottoposto all’attenzione del Consiglio delle autonomie locali e alla Consulta regionale delle associazioni dei disabili che esprimeranno il proprio parare prima dell’approvazione definitiva.