Claudio Melchior -“Schivare la Pioggia” dal 27 Novembre 2020 in digitale
Scritto da Davide Macor il 26/11/2020
“Schivare la pioggia”, primo singolo estratto dal nuovo album Claudio Melchior in uscita nel 2021, è una canzone seria, densa, a tratti anche dura.
Atmosfere ben diverse dal primo album “Ho molti follower” del 2019, che era giocato sui ritmi dell’ironia e della leggerezza: “Schivare la pioggia” è una descrizione disperata della vita, con il suo continuo rincorrere il tempo e il senso delle cose.
Impreziosita dalle batterie di Matteo Dainese e dai violini di Lucio Violetta Gasti, “Schivare la pioggia” abbandona gli arrangiamenti “all-old-synths” del primo album a favore di un suono più organico e più genuinamente pop.
“Schivare la pioggia/ il dolore/ le note stonate/ le emozioni e l’amore” è un grido rivolto al mondo, una canzone senza ritornello che abbandona la forma canzone per strutturarsi come una lunga “fuga” musicale e concettuale, un’ossessione musicale che cresce sempre più di tensione emotiva fino a finire, come ovvio che sia in tutto quello che riguarda il senso della vita, nel nulla.
Biografia
Claudio Melchior, professore, cantautore e rabdomante della felicità, continua la sua personale ricerca nel mondo della creazione artistica e della musica, trovando sempre nuovi modi per esprimersi e per raccontare storie che parlino della vita, del mondo e del senso delle cose.
Dopo il suo primo album, “Ho molti Follower” (New Model Label, 2019) giocato “sul filo tra cantautorato ironico e voglia di spiacioneggiare” (Internazionale) la sua nuova produzione cerca un approdo solido che sappia mantenere “l’effetto ponte tra passato e presente, con alcuni impeti alla Morgan e tanta creatività” (Rumore) e che riesca a unire il “fiume di frammenti elettronici, sostenuto da una misurata vocazione indie pop” (Rock It) con la necessità di raccontare la nuova, non bella, realtà che ci circonda.
Con “Schivare la pioggia”, il suo nuovo singolo che affonda le sue radici nella schizofrenia di questo 2020, l’obiettivo è quello di traghettare la sua “canzone d’autore immersa completamente e volontariamente all’interno della vita contemporanea” (Indiepercui) in una nuova dimensione musicale, più consapevole e organica, capace di abbandonare “il sarcasmo beffardo” (Music Map) dell’esordio verso lidi più profondamente cantautorali.