Artigianato cashless: i consigli di SumUp per un Natale originale e Made in Italy
Scritto da Davide Macor il 04/12/2019
Complici le festività di Natale, dicembre è il mese in cui gli italiani spendono i risparmi messi da parte nella prima metà dell’anno e in cui si registrano il 12,5% di tutte le transazioni dell’anno[1]. A rivelarlo è SumUp, la fintech britannica che sta rivoluzionando il mercato dei pagamenti elettronici.
Sono in molti gli italiani che per sopravvivere allo stress dello shopping natalizio scelgono di acquistare nei grandi market online (secondo l’Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm nel 2018 l’eCommerce B2C in Italia ha superato i 27 miliardi di euro)[2] , rischiando però di sacrificare l’originalità.
Ma il Natale può essere l’occasione per stupire le persone alle quali si tiene di più con un regalo speciale e personalizzato, ad esempio facendo riferimento agli artigiani locali, che assicurano prodotti Made in Italy ed unici. Un modo per supportare le realtà locali, senza dimenticare la comodità: in tutta Italia anche l’artigianato è infatti all’avanguardia grazie ai pagamenti digitali, che si attestano ormai al 37% dei pagamenti delle famiglie italiane[3], rendendo gli acquisti di Natale più facili e veloci che mai.
“Gli italiani stanno scoprendo i pagamenti digitali con carta ed in particolare con il contactless: pagare con carta o smartphone senza dover digitare il pin o tirare fuori il portafoglio è sicuramente più immediato quando si hanno le mani piene di regali”, commenta Marc-Alexander Christ, Co-Founder di SumUp. “Un’esigenza da parte dei consumatori che sta guidando i commercianti ad adottare nuove tecnologie che permettono di accelerare le operazioni di cassa ed aumentare le vendite, assicurando ai clienti la possibilità di pagare senza dover ritirare contanti al bancomat più vicino”.
A dimostrarlo sono le artigiane che hanno adottato i dispositivi di pagamento SumUp sia nei loro atelier che come soluzione portatile per eventi e fiere cui partecipano. Tra queste la costumista Laura Distefano, artefice del marchio di abbigliamento Bloody Edith che propone una riedizione unica delle tendenze della moda anni ‘40 e ‘50, Ana Garofalo che con la sua linea di borse Anibags valorizza ogni singola creazione, o ancora Giulia e Barbara di GM gioielli che lavorano insieme ai migliori artigiani orafi.
Con 1.510.600 donne che svolgono attività indipendenti, aumentate del 3,3% nell’ultimo anno, l’Italia è al secondo posto in Europa – dopo il Regno Unito – per numero di imprenditrici e lavoratrici autonome[4]. A trainare il lavoro indipendente femminile sono in particolare le 182.853 titolari di imprese individuali artigiane (+2,6% negli ultimi 10 anni): un numero che sale a 350.405 donne d’impresa contando socie e collaboratrici, con una presenza prevalente in Lombardia.
“Si tratta di realtà che hanno scelto di non seguire i ritmi frenetici della moda fast fashion ma di dedicarsi piuttosto all’unicità di ogni singolo pezzo. Regalare in occasione delle festività natalizie un capo o un oggetto di artigianato significa regalare una piccola e unica opera d’arte”, aggiunge Marc-Alexander Christ. “Siamo a fianco di artigiani e piccoli commercianti per dare loro l’opportunità di accettare pagamenti con carte di credito e debito ed offrire ai clienti una soluzione cashless semplice e conveniente: i lettori di carte di SumUp si acquistano online, si collegano allo smartphone e sono compatibili con tutte le carte di credito o debito e con i principali metodi di pagamento digitale, come Apple Pay o Google Pay. Nessun vincolo contrattuale o costo fisso, ma soltanto una percentuale fissa su ciascuna transazione: ideale per attività piccole o stagionali, per artigiani che sono abituati a spostarsi frequentemente, ad esempio per partecipare a fiere e mercatini di Natale in questo periodo dell’anno”.
Bloody Edith
Una linea di abbigliamento femminile che recupera con originalità lo stile del periodo segnato indiscutibilmente dalla moda di Edith Head, la storica costumista della Paramount a cui è dedicato il marchio: Bloody Edith è il sogno diventato realtà di Laura Distefano. Dopo aver rovistato nei mercatini dei collezionisti, nei vecchi empori e nelle mercerie storiche di tutta Europa alla ricerca di cartamodelli originali degli anni ‘40 e ‘50, dei tessuti più pregiati e di curiosi dettagli vintage, Laura ha dato vita ad una riedizione unica delle tendenze della moda Forties e Fifties che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del costume. Nato a Roma, oggi Bloody Edith è diventato il primo marchio made in italy nel suo settore, esporta in tutta Europa la tradizione di eleganza e qualità italiana, ha un atelier nel centro di Milano e gira l’Italia per raccontare il suo progetto durante fiere ed eventi. Ogni capo è fatto a meno e non vengono realizzati più di 18 pezzi uguali, proprio per far sì che ogni creazione sia davvero unica.
Anibags
“Very very real hand made”: è questa la filosofia di Anibags, le collezioni di borse artigianali tagliate, cucite e rifinite a mano, fatte di pelle, sughero, iuta e altri materiali stampati e abbinati in combinazioni uniche e particolari. Una realtà nata dalla passione di Ana Garofalo che, dopo aver studiato Psicologia in Venezuela, si è trasferita a Roma per diplomarsi allo IED in Fashion Design. Dopo aver lavorato accanto alle premiere di Gattinoni, Valentino, Ettore Bilotta, ha cominciato a progettare e realizzare le sue Anibags. Ogni nuova creazione è frutto di una ricerca accurata dei materiali e di uno studio attento degli abbinamenti, per creare piccole collezioni uniche, speciali e inconfondibili, di cui sono parte anche le irregolarità, i toni e le sfumature differenti.
GM Gioielli
Bellezza e qualità rispetto alla quantità: sono le parole d’ordine per GM Gioielli, il marchio creato da Giulia e Barbara nel 2013. Design essenziale e materiali preziosi si fondono dando vita a raffinate collezioni limitate realizzate al fianco dei migliori artigiani orafi della tradizione italiana, a Vicenza e Arezzo, dove l’artigianalità si tramanda di generazione in generazione, garantendo i massimi livelli di rinomata eccellenza italiana. Oltre all’e-commerce online, da novembre 2018 c’è anche la “GM POP-UP BOUTIQUE”, un negozio nel cuore di Milano (via Lorenzo Mascheroni 16), che apre le sue porte due settimane al mese, per rispondere all’esigenza di chi vuole apprezzare e toccare con mano i gioielli.