Anteprima Dedica, Rigatti e il viaggio in bici a Istanbul 20 anni dopo, domani e venerdì a Caneva e Udine | EFFE RADIO

Anteprima Dedica, Rigatti e il viaggio in bici a Istanbul 20 anni dopo, domani e venerdì a Caneva e Udine

Scritto da il 14/07/2021

ANTEPRIMA DEDICA 2021 a Paolo Rumiz

 

GIOVEDI’ 15 LUGLIO A CANEVA E VENERDI’ 16 LUGLIO A UDINE, DUE SERATE  CON LO SCRITTORE CICLOVIAGGIATORE EMILIO RIGATTI E IL SUO CELEBRE LIBRO “LA STRADA PER ISTANBUL” VENT’ANNI DOPO

 

PER RIVIVERE IL SAPORE DI QUEL VIAGGIO IN BICICLETTA  CON PAOLO RUMIZ E FRANCESCO TULLIO ALTAN,

ROMANTICO DIARIO MA ANCHE UTILE GUIDA PER CHI VUOLE RIPETERE L’IMPRESA

 

INGRESSO LIBERO 

 “La strada per Istanbul … (20 anni dopo”) è il significativo titolo delle due serate che Anteprima Dedica a Paolo Rumiz propone nel suo percorso, domani, giovedì 15 luglio, alle 21, a Villa Frova di Stevenà di Caneva e  venerdì 16 luglio, alle 21, nella libreria Moderna Udinese di Udine: la conversazione con Emilio Rigatti, autore del celebre libro che narrava l’avventura in bici dello stesso Rigatti e dei suoi illustri amici Paolo Rumiz e Francesco Tullio Altan, pellegrini a pedali da Trieste a Istanbul attraverso i Balcani. Un percorso di oltre duemila chilometri per un viaggio in 18 tappe dall’Italia all’antica Bisanzio, attraversando i Paesi della
ex Jugoslavia, la Bulgaria e, infine, la Turchia. Incontri, disavventure, paesaggi, alberi, cibi, alberghi improbabili e divertimento sono gli ingredienti di questo grande tour che, nonostante l’età non più verde dei partecipanti, restituisce il sapore di un’impresa da adolescenti.
Un romantico diario, ma anche un’utile guida per chi vuole ripetere l’impresa. Saràanno Claudio Cattaruzza, direttore artistico di Dedica, e il curatore delle anteprime, Andrea Visentin, a dialogare con Rigatti, che è insegnante e scrittore, ma soprattutto cicloviaggiatore. Rigatti e la bicicletta rappresentano un binomio assoluto, imprescindibile. La sua visione del mondo a pedali gli ha fatto scrivere diversi libri, tra cui, oltre a La strada per Istanbul (Premio Albatros per la letteratura di viaggio nel 2002), Minima pedalia (2004), Se la scuola avesse le ruote (2010), Ichnusa (2017) e collaborare a diverse guide e progetti editoriali. Negli ultimi anni, alla passione per la bici se n’è affiancata un’altra: quella per il kayak. Con questa “bicicletta galleggiante” – perché ci sono diverse cose che accomunano i due mezzi di locomozione, e qui ricordiamo solo la lentezza e il silenzio – Emilio trascorre lunghe ore in mare da solo, naviga in compagnia, esplora il Friuli e la costa dalmata, spingendosi a sud, molto a sud. Un’altra fonte di ispirazione per viaggi e libri tutti da scoprire.


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