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ANCI Fvg – cooperative: accordo raggiunto

Scritto da il 15/05/2020

Intesa raggiunta fra l’ANCI del Friuli Venezia Giulia, l’associazione che rappresenta i Comuni della regione, e le rappresentanze della cooperazione, per la gestione dei contratti di appalto durante l’emergenza Covid 19. Un accordo che interessa centinaia di imprese cooperative del Friuli Venezia Giulia e diverse migliaia di addetti impegnati in servizi a favore delle pubbliche amministrazioni e della cittadinanza. All’interno del documento si chiarisce come le Amministrazioni, valutando caso per caso, potranno riconoscere il costo servizio in quota parte, anche se sospeso. Si pensi ad esempio alla copertura dei costi fissi incomprimibili.

Soddisfazione verso l’intesa viene espressa sia dal presidente di Anci Fvg, Dorino Favot, che dalle centrali cooperative riunite nell’Aci Fvg (Confcooperative, Legacoop, Agci).

«Con le linee guida condivise con le rappresentanze della cooperazione, Anci FVG si propone di dare alcune indicazioni ai Comuni associati che possano essere utili al superamento della crisi in atto, non solo con specifico riguardo alla tenuta del sistema delle autonomie locali (cioè consentendo, in particolare ai Comuni, di esercitare in questa fase un’azione amministrativa efficace e, per quanto possibile, libera da vincoli), ma anche cercando di indirizzare i Comuni verso risposte efficaci, legittime e giuste a quelle istanze che provengono dai molti settori, provati da questa grave situazione. In tale ottica si ritiene di utilizzare tutti gli strumenti necessari per poter supportare le realtà economiche presenti nei Comuni del Friuli Venezia Giulia», sottolinea Dorino Favot.

«La cooperazione svolge una funzione pubblica di interesse generale, e in tal senso bisogna evitare che collassi. Bisogna allineare strumenti e strategie per andare incontro alle esigenze delle imprese che, anche se messe in sicurezza, rischiano di non riuscire ad affrontare il nuovo assetto del sistema economico e sociale. L’attuale crisi può divenire l’opportunità per un cambiamento: investire su economia civile, organizzazioni di cittadinanza, strategie mirate sui territori e nuove “tecnostrutture”», è il commento dei rappresentanti della cooperazione.

Le Linee guida, risultato di un’azione sinergica di studio e condivisione fra Pubbliche amministrazioni e imprese cooperative, renderanno ora possibile agli enti locali di riconoscere solo i costi fissi non comprimibili sostenuti dai soggetti gestori dei servizi in appalto in assenza dell’erogazione delle prestazioni a causa della sospensione imposta dall’epidemia (per es. educatori scolastici). Una scelta che ogni Amministrazione prenderà analizzandole caso per caso. Un documento, articolato in diversi punti e proposte tecniche a favore degli uffici comunali, che permetterà loro di avere delle indicazioni in merito al pagamento delle prestazioni ad un settore drammaticamente colpito dalle conseguenze del prolungato blocco di moltissimi servizi pubblici, da quelli educativi e sociali a quelli nell’ambito dei servizi culturali, multiservizi, facility management e pulizie, con centinaia di lavoratori coinvolti.


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