Al via la rassegna “Musica senza Confini” alla ClusterHouse-Emanuele Delucchi con “Godowsky: la reinvenzione di Chopin” per il primo appuntamento di “Pianismo come arte”
Scritto da Davide Macor il 08/01/2025
Emanuele Delucchi
con
Godowsky: la reinvenzione di Chopin
per il primo appuntamento di Pianismo come arte
-Domenica 12 gennaio 2025, ore 11.00, c/o Scuola di Musica Cluster-
(via Mosè Bianchi 96, Milano)
Godowsky: la reinvenzione di Chopin del pianista e compositore Emanuele Delucchi inaugura, domenica 12 gennaio 2025 alle ore 11.00, alla ClusterHouse (via Mosè Bianchi 96, Milano), “Pianismo come arte”, per la direzione artistica di Tatiana Larionova.
“Pianismo come arte” è il percorso di ascolto di impronta strettamente classica della rassegna “Musica Senza Confini”.
La rassegna “Musica senza confini” è sostenuta dal Circuito CLAPS, il Circuito Multidisciplinare regionale riconosciuto dal Ministero della Cultura che organizza spettacoli di prosa, danza, circo contemporaneo e musica in tutta la Lombardia. (www.claps.lombardia.it)
Riconosciuto a livello internazionale per la sua maestria e profondità interpretativa, Delucchi propone sul palco una selezione degli Studien über die Etüden von Chopin di Leopold Godowsky.
Secondo Leopold Godowsky (1870–1938), l’obiettivo degli Studien über die Etüden von F. Chopin, composti tra il 1894 e il 1914, “è quello di sviluppare le possibilità meccaniche, tecniche e musicali del suonare il pianoforte, di espandere la natura peculiarmente adattata dello strumento al lavoro polifonico, poliritmico e polidinamico e di ampliare la gamma delle sue possibilità nella colorazione del tono…”
Quello di Delucchi è un viaggio ambizioso e suggestivo nel virtuosismo inn
Delucchi nel 2018 ha eseguito per la prima volta l’intero ciclo dei 54 studi e nel 2024 ha replicato l’impresa monumentale, eseguendo l’integrale in un’unica giornata, evento che lo consacra come uno dei principali interpreti di questo repertorio.
Lavorare su questi studi è come scalare una vetta: ogni volta scopro qualcosa di nuovo, superando i limiti tecnici e creativi del pianoforte.
Emanuele Delucchi
Le sue registrazioni di Godowsky hanno ricevuto recensioni lusinghiere: “La sua tavolozza di colori caldi è rimasta intatta ma ha acquisito un attacco più incisivo, consentendo alla voce di Delucchi e alla sua straordinaria abilità digitale di essere ascoltate al meglio… Delucchi è in una classe a sé stante”, ha scritto Jed Distler di Classicstoday.com.
Delucchi si distingue per la capacità di integrare nei suoi recital elementi di ricerca storica, filosofia e letteratura, arricchendo ogni esibizione di una dimensione culturale profonda.
La sua discografia, che include prime registrazioni assolute come l’op. 856 di Czerny e il Concerto per piano solo di Alkan, spazia da Godowsky a Alkan, da Beethoven a Stravinsky, con registrazioni per etichette prestigiose come Toccata, Piano Classics, Dynamic e Da Vinci, e ha ottenuto il plauso della critica internazionale (tra gli altri ClassicVoice, Gramophone, Piano News).
Nel 2020, Delucchi ha ricevuto il Premio “Arrigo Boito” per il suo contributo artistico; nel 2021 la sua composizione Sonata prima della scrittura di Dante è stata eseguita nel 7° centenario dantesco da Francesco Libetta .
LA RASSEGNA
“MUSICA SENZA CONFINI”
(12 gennaio/21 febbraio 2025)
12 appuntamenti e due differenti percorsi di ascolto
per la rassegna in partenza a gennaio
alla Scuola di Musica Cluster
(via Mosè Bianchi 96, Milano)
Nei mesi di gennaio e febbraio la Scuola di Musica Cluster di Milano (via Mosè Bianchi 96) propone, nel palcoscenico raccolto della ClusterHouse, la rassegna “Musica senza confini”.
La rassegna “Musica senza confini” è sostenuta dal Circuito CLAPS.
Nel 2015 Circuito CLAPS viene riconosciuto dal Ministero della Cultura come Circuito
Multidisciplinare Regionale, per programmare spettacoli di teatro, danza, circo contemporaneo e
musica. Organizza circa 600 performance all’anno in tutta la Lombardia, è tra i soggetti di rilevanza culturale riconosciuti dalla Regione e, dal 2018, è diventato Centro di Residenza Artistica della Lombardia con il progetto IntercettAzioni in collaborazione con Industria Scenica, Milano Musica,Teatro delle Moire, Zona K. È ente associato ad Agis/FederVivo ed è partner di numerosi network italiani ed europei. È tra i fondatori di A.C.C.I. (Associazione Circo Contemporaneo Italia). È membro del progetto europeo CircoStrada.
Cluster, uno dei maggiori centri di formazione nel mondo musicale, affianca alla dimensione didattica, con la ClusterHouse, uno spazio di interazione intima e diretta con la materia viva della musica.
Cluster- racconta la direttrice Vicky Schaetzinger– ribadisce la sua missione: ispirare oltre a educare, connettere oltre a formare.
Durante il giorno, lo spazio vive come Aula Magna, cuore pulsante della formazione di Cluster, dedicato allo studio e alla crescita artistica.
Ma, quando si accendono le luci degli eventi, prende vita la ClusterHouse: un luogo dove il pubblico non è solo spettatore, ma parte di una community.
Dodici appuntamenti con due differenti percorsi di ascolto: “Pianismo come arte” (dal 12 gennaio al 16 febbraio), di impronta strettamente classica, e “Jazz e dintorni”(dal 17 gennaio al 21 febbraio 2025), di declinazione jazzistica.
La domenica mattina, dalle ore 11.00, è dedicata a “Pianismo come arte”, sei appuntamenti con la direzione artistica di Tatiana Larionova.
“Il pianoforte è l’orchestra delle emozioni umane. Esso sa sussurrare, gridare, cantare e danzare. Ma per farlo, deve parlare con la voce di chi lo suona.”
Con queste parole si apre il viaggio nel firmamento del pianismo classico e nelle sue suggestioni senza tempo, attraverso le interpretazioni di artisti che condividono una passione autentica per il pianoforte e la capacità di renderlo profondamente espressivo.
Dal virtuosismo innovativo di Godowsky, che reinventa Chopin, alle riflessioni profonde di Schumann, dai colori pittorici di Mussorgsky alle sonorità visionarie di Prokofiev, fino alla ricchezza romantica di Medtner e alla poesia sonora di Debussy; ogni concerto esplora un mondo, offrendo prospettive diverse sul pianoforte e sul suo repertorio.
Un’esperienza unica di ascolto che- grazie a interpreti di grande sensibilità quali Emanuele Delucchi, Volha Karmyzava, Diego Petrella, Yevgeni Galanov, Maurizio Baglini e Alessandra Ammara– suona anche come un invito a lasciarsi guidare da uno strumento che continua a parlare a tutte le generazioni.
Il venerdì sera, alle ore 20.30, in un’atmosfera ricercata e intima- luci soffuse e accattivante allure da jazz club– sarà possibile avvicinarsi a felicissime sintesi melodiche, armoniche, timbriche e ritmiche dell’universo musica, nel segno della benefica attitudine ibridante propria del genere.
Un cartellone variegato di sei appuntamenti, con la direzione artistica di Alberto Dipace: in apertura il virtuoso del fingerstyle Antonello Fiamma, che esplora le possibilità sonore della chitarra con sapienza ed estro creativo; la stagione continua con il viaggio tra pop, jazz e world music del raffinato duo Francesca Touré &Dado Moroni, passando per il felicissimo Pop, jazz and love del Claudia Cantisani Trio, tra ricerca lessicale e melodia catchy, allure rétro e nuova modernità. Si prosegue con il Milena Paris Ensemble, una live session dalle suggestioni oniriche, che fonde modern jazz, contemporary R’n’B e pop jazz.
Da Piazzolla alle riletture di Mercedes Sosa, Chabuca Granda e Chavela Vargas il trio guidato da Paola Fernandez Dell’Erba coinvolge il pubblico in un road movie sonoro, fra tango, jazz e folklore sudamericano.
In chiusura il piano solo di Francesca Tandoi, indiscussa rising star del jazz dalla cifra stilistica unica, in equilibrio fra tradizione e free improvisation.
Jazz e dintorni è un’occasione per godere, attraverso esecuzioni di autentici virtuosi, della straordinaria dilatazione del linguaggio e dello strumentario jazzistico, che abbraccia musiche di tutto il mondo, incrociandosi con altri idiomi e testimoniando la forza narrativa e connettiva della musica.
Più di una semplice sala per concerti, ClusterHouse ha l’ambizione di intercettare e catalizzare fermenti creativi e visioni culturali.
ClusterHouse nasce come il luogo dove il talento incontra l’opportunità, dove la formazione si intreccia con il professionismo e la musica diventa un linguaggio universale per raccontare,
L’obiettivo è anche quello di un abbattimento della “quarta parete” attraverso speech/interviste,
ClusterHouse ospita, con cadenza regolare, stagioni musicali, masterclass, worksho