Coronavirus: Gibelli, Regioni chiedono incremento Fondo emergenze
Scritto da Davide Macor il 03/04/2020
Udine, 3 apr – Gli emendamenti al decreto legge 18 proposti dalla Commissione Beni ed Attività culturali della Conferenza delle Regioni coordinata dall’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia, Tiziana Gibelli, e discussi oggi nella videoconferenza con il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, chiedono, oltre all’istituzione di un Fondo emergenze per il settore dei beni culturali, un importante incremento del Fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo con garanzia di equa ripartizione delle risorse tra i settori dello spettacolo dal vivo e del settore del cinema e su base regionale. Le proposte sono suddivise in misure a sostegno dei lavoratori, delle imprese, incentivi fiscali per chi farà erogazioni liberali e l’estensione dell’art bonus a tutti i settori della cultura. Il pacchetto di proposte in materia di lavoro prevede la richiesta che le norme speciali in materia di trattamento ordinario di integrazione salariale e assegno ordinario ricomprendano anche i lavoratori dello spettacolo che hanno sottoscritto un contratto di lavoro entro la data del 23 febbraio 2020. Le Regioni richiedono di ampliare il periodo massimo di 9 settimane della cassa integrazione in deroga (Cig) e che la cassa integrazione sia riconosciuta per lo stesso periodo anche ai lavoratori intermittenti, in base alla retribuzione media degli ultimi 12 mesi (stesso criterio previsto per l’indennità di malattia e maternità), ai lavoratori a chiamata, a quelli con contratto di scrittura e ai soci lavoratori di società cooperative e di applicare la Cig in deroga a tutti i datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale, con 6 o più dipendenti, per i lavoratori in servizio al 23 febbraio. Viene richiesto inoltre che i lavoratori dello spettacolo in quarantena possano accedere a indennità di malattia fin dal primo giorno e senza il requisito di 100 giorni, come tutti gli altri lavoratori dipendenti in Italia; l’indennità di 600 euro anche per i lavoratori dipendenti intermittenti (in alternativa alla Cig); la possibilità di accedere alla Naspi senza procedere al licenziamento nei periodi di non lavoro o di ammettere la cessazione dei rapporti di lavoro senza ammortizzatori sociali per accedere a Naspi o Reddito di cittadinanza. Le proposte prevedono inoltre di includere, nell’erogazione di un assegno di 600 euro una tantum, i lavoratori intermittenti che alla data del 23 febbraio risultavano assunti, ma senza nessuna possibilità di lavorare oltre quella data, e di vietare il licenziamento per i lavoratori che hanno accesso a un ammortizzatore sociale di importo almeno superiore al reddito di cittadinanza. Il pacchetto di misure per le imprese prevede la copertura della garanzia per la cessione dei crediti cinematografici; l’estensione del sostegno alle imprese culturali e creative, prevedendo meccanismi di cessione del tax credit; il riconoscimento del credito d’imposta anche per i canoni relativi ai luoghi della cultura (cinema e teatri); il blocco degli sfratti per il mondo dello spettacolo e la richiesta di non far valere le fideiussioni a garanzia di versamenti di canoni di locazione non effettuati. Le Regioni propongono inoltre di prevedere, per i biglietti per spettacoli, musei e altri luoghi della cultura acquistati e non utilizzati a causa dell’emergenza, l’emissione di un voucher per acquisto di nuovi ed analoghi biglietti; di prorogare il titolo di Capitale italiana Cultura 2020 a Parma anche per il 2021; la la temporanea modifica dei contratti pubblici in corso con le imprese culturali e creative che non possono effettuare le proprie prestazioni a causa delle misure straordinarie per il contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica; di differire di un anno il rimborso delle quote per i piani di risanamento delle Fondazioni lirico sinfoniche; di ammettere l’utilizzo del “Fondo per il funzionamento dei piccoli Musei”, istituito con Legge di bilancio 2020, per il sostegno alle strutture museali chiuse per l’emergenza. Le Regioni chiedono, infine, il gratuito utilizzo i dati Siae per poter effettuare una valutazione dei danni subiti dal comparto spettacolo. Per evitare che le misure che le Regioni e Province autonome stanno adottando siano un duplicato delle misure statali, oggi è stata concordata l’istituzione tempestiva di un coordinamento. Le Regioni e le Province autonome si sono inoltre impegnate a segnalare, in tempi brevissimi, le categorie della cultura che hanno urgente emergenza di cassa.