Fermata area a caldo Ferriera di Servola: sul sito web dell’Arpa informazioni, dati ambientali, immagini e video
Scritto da Davide Macor il 26/03/2020
Il 27 marzo 2020 inizia il processo di fermata degli impianti dell’area a caldo della Ferriera di Servola di Trieste. Al fine di assicurare un costante presidio ambientale e una puntuale informazione, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) ha realizzato un’apposita sezione sul proprio sito web con informazioni, dati, immagini e filmati. La pagina è consultabile all’indirizzo www.arpa.fvg.it.
Nella sezione, sino al completamento della fase di spegnimento dell’altoforno, verranno presentati:
- i dati orari delle polveri sottili (PM10) e del benzene delle stazioni attigue o interne al perimetro dello stabilimento;
- i valori giornalieri del livello di pressione sonora diurna e notturna;
- i filmati che documentano gli eventi salienti del processo;
- notizie di aggiornamento.
Come noto lo spegnimento dell’area a caldo e la messa in sicurezza passiva dell’impianto avranno una durata di circa tre settimane. Gli interventi riguarderanno l’area cokeria, l’area ghisa (altoforno, agglomerato e macchina a colare) e l’impianto di generazione del vapore ausiliario. Le fermate dei principali impianti avverranno già nei primissimi giorni del processo, seguiranno le operazioni di messa in sicurezza degli impianti.
La durata dell’intero processo andrà a concludersi indicativamente a metà aprile, secondo il cronoprogramma presentato da Acciaieria Arvedi. Nel corso delle attività non si prevedono eventi che possano comportare impatti ambientali; effetti visibili o percepibili all’esterno dello stabilimento (accensione delle torce di emergenza, rumore per l’apertura delle valvole Bledeer) saranno possibili solo in concomitanza con lo svuotamento degli ultimi forni della cokeria (28 marzo) e in concomitanza con la fermata dell’altoforno (4 aprile).
I dati Arpa sono pubblicati nella sezione informativa solo allo scopo di documentare e valutare gli eventuali impatti ambientali associati alla delicata fase di spegnimento dell’area a caldo. I dati, infatti, non sono validati e non sono utilizzabili ai fini della normativa sulla qualità dell’aria.