L’universo verde e musicale del Rototom Sunsplash gira assieme a 202.000 partecipanti di 76 paesi e raggiunge 7 milioni di persone via streaming Po | EFFE RADIO

L’universo verde e musicale del Rototom Sunsplash gira assieme a 202.000 partecipanti di 76 paesi e raggiunge 7 milioni di persone via streaming Po

Scritto da il 23/08/2019

Quasi 300 attività sigillano il programma culturale del festival, al quale hanno partecipato quest’anno 11.000 minori di 13 anni, 3.400  maggiori di 65 e 3.800 con disabilità

Benicàssim.- Venerdì, 23 agosto 2019

Più di 120 concerti sui sette palchi del Rototom Sunsplash. 140 attività extra musicali. E 17 ore ininterrotte quotidiane di agenda “festivalera”. I 26 anni compiuti dal macroevento reggae in questo 2019 si riempiono di perfomance speciali, per festeggiare anche il suo primo decennio in Spagna e la carriera di band come The Abyssinians, Third World, The Selecter o Misty in Roots. Inoltre, un motto con tanta forza come Stand up for Earth, che ha mobilizzato il pubblico con la sfida di dar un futuro migliore al pianeta. Al festival internazionale Rototom Sunsplash non gli mancano argomenti e con tutti quelli affrontati in questa edizione saluta Benicàssim. Dietro si lascia sette giornate che hanno riunito 202.000 persone provenienti dai cinque continenti. Tutti tornano a casa pensando già alla prossima edizione.

Durante una settimana, più di 202.000 persone arrivate da 76 paesi hanno vissuto su questo pianeta verde che è il Rototom. La maggioranza arriva dalla Spagna, seguita da Francia, Regno Unito, Italia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia. Assieme questi paesi, si aggiungono località più lontane come Brasile, Costa Rica, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Filippine, Ghana e Kenia, anch’esse presenti al festival.

Il giorno con più affluenza è stato sabato 17 agosto, con 34.000 persone attratte da un programma guidato da Busy Signal e arricchito dalla messa in scena della colonna sonora di Babylon, uno dei successi cinematografici del reggae di Brinsley Forde e Dennis Bovell. Nella stessa giornata c’è stato anche il sold out nel camping, che ha registrato “un’affluenza importante per tutta la settimana”, commenta l’organizzazione.

La sera del 21 agosto, con il concertone di Ziggy Marley, e la giornata di chiusura del festival il 22 con lo speciale show Green Valley & Friends per celebrare i 10 anni del festival in Spagna, lasciano altre due tracce importanti del pubblico presente.

Il festival ha ridotto le distanze con il pubblico grazie alla trasmissione in streaming dei concerti e le attività sviluppate durante la settimana. I cinque canali abilitati hanno avvicinato il Rototom Sunsplash a 7 milioni di persone persone di tutto il mondo, che hanno seguito in diretta giorno per giorno il festival via web e social network.

Il profilo familiare e aperto del Rototom Sunsplash ha aumentato ancora di più la propria presenza in questa edizione, ampliandosi con l’incorporazione di nuovi spazi come la Teen Yard, per il pubblico adolescente.

Da venerdì 16 a giovedì 22 agosto hanno visitato il festival 11.000 minori di 13 anni. Inoltre, 3.400  maggiori di 65 anni e 3.800 persone con disabilità si sono aggiunte all’esperienza Rototom Sunsplash.

Stand up for Earth lascia altri momenti indimenticabili, come quello di aver permesso al festival di indossare il sigillo plastic free. Un passo fermo a difesa della terra, possibile grazie alla soppressione di tutte le bottiglie di plastica che ha permesso risparmiare al pianeta la produzione di 11.000 chili di questo materiale (ciò che entra in 12 piscine olimpiche) e che ha evitato l’emissione nell’atmosfera di quasi 16.500 chili di CO2.

Il Rototom Sunsplash si è alzato in difesa della terra anche attraverso i dibattiti e le conferenze del Social Forum e Ataya (African Village), per i quali sono passati nomi di rilievo come la lider indigena e guardiana dell’Amazzonia Sonia Guajajara; la rappresentante in Spagna del movimento studentesco per il clima Fridays for Future Gemma Barricarte; e l’attivista per i diritti umani Sani Ladan. Dibattiti che hanno messo a fuoco la ricerca collettiva di soluzioni a problemi globali come il cambiamento climatico e l’impatto di rifiuti plastici.

Il Pachamama ha guidato buona parte del peso “verde” del festival, con un’agenda capace di affrontare questioni pratiche nella difesa della Madre Terra, da come ridurre il consumo di plastica fino a ridisegnare oggetti con materiali riciclati o creare un orto domestico.


Sonia Guajajara.

Assieme alle dosi extra di impegno ambientale il Rototom Sunsplash 2019 ha mantenuto il suo patto solidale e sociale per mezzo di azioni come la campagna a beneficio di Greenpeace, attraverso il sistema di bicchieri riutilizzabili; l’installazione del punto informativo Respect Point contro le aggressioni sessiste e LGTBifobiche; e la nuova iniziativa di donazione di alimenti per ridurre lo spreco di cibo.

L’agenda del Rototom Sunsplash ha fatto doppia tappa nel centro penitenziario Castellón II di Albocàsser. Lo spirito del festival è arrivato fin lì per condividere con i prigionieri la musica di Koers (lunedì 19) e di Green Valley e Macaco (mercoledì 21).

Da questo venerdì, 23 agosto, comincia il conto alla rovescia per il Rototom Sunsplash 2020. Davanti, tutto un anno per organizzare ciò che sarà la 27ª edizione del raduno reggae più grande d’Europa.


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