“Il dentista di Auschwitz” di Benjamin Jacobs e “Il giovane Hitler che ho conosciuto” di August Kubizek (Bibliotheka). Dal 10 gennaio in libreria | EFFE RADIO

“Il dentista di Auschwitz” di Benjamin Jacobs e “Il giovane Hitler che ho conosciuto” di August Kubizek (Bibliotheka). Dal 10 gennaio in libreria

Scritto da il 08/01/2025

“IL DENTISTA DI AUSCHWITZ”, LA STORIA DEL RAGAZZO POLACCO CHE SI SALVO’ LA VITA CURANDO PRIGIONIERI E UFFICIALI

La biografia di Benjamin Jacobs scritta da lui stesso e accolta con favore unanime della critica negli Stati Uniti

 

Benjamin Jacobs

Il dentista di Auschwitz

376 pagine, 16 euro

Traduzione di Alessandro Pugliese

In libreria il 10 gennaio

Bibliotheka

 

 

«I nostri nomi diventarono numero. E con il tempo capimmo perché. I numeri non avevano volto. Erano molto più facili da affrontare».

Il 5 maggio 1941 tre vecchi camion attraversano una strada sterrata polacca con a bordo centosettanta ebrei del villaggio di Dobra. Sono uomini di età compresa tra i sedici e i sessant’anni. Tra loro anche Berek Jakubowicz e suo padre, autorizzati a portare con sé solo un piccolo fagotto ciascuno. Il ragazzo non sa che quei pochi strumenti odontoiatrici utilizzati nel primo anno di formazione universitaria gli salveranno la vita.

La sua storia viene narrata dai lui stesso nel libro Il dentista di Auschwitz, firmato con il nuovo nome (Benjamin Jacobs) assunto negli Stati Uniti, dove emigrò dopo la liberazione (Bibliotheka, 376 pagine, 16 euro, dal 10 gennaio in libreria nella traduzione di Alessandro Pugliese). Nei cinque anni di privazioni trascorsi nei campi di sterminio nazisti, tra cui Buchenwald, Dora-Mittelbau, e Auschwitz (dove entrò in contatto con il famigerato Josef Mengele, medico e criminale di guerra), ha visto morire il padre ed è stato costretto ad esercitare la professione dentistica su prigionieri e ufficiali e ad estrarre i denti d’oro dei cadaveri appena usciti dalle camere a gas

Accolto con favore unanime dalla critica alla sua comparsa negli Stati Uniti, Il dentista di Auschwitz indaga sulla proliferazione del male dalla prospettiva di chi ha vissuto a stretto contatto con un orrore assoluto e onnipervasivo. Una lettura che meglio di qualsiasi libro di storia riesce a rendere un tempo in cui «i nomi divennero numeri senza volto» e in cui chi subì la deportazione «pur avendo il cuore pieno di lacrime, dimenticò per sempre come piangere».

 IL GIOVANE HITLER CHE HO CONOSCIUTO, RITRATTO DEL DITTATORE DA GIOVANE SCRITTO DALL’AMICO DI INFANZIA

Nell’opera di August Kubizek un adolescente alla deriva: ha fallito a scuola, è disoccupato e vive miseramente dipingendo cartoline

August Kubizek

Il giovane Hitler che ho conosciuto

372 pagine, 16 euro

Traduzione di Alessandro Pugliese

In libreria il 10 gennaio

Bibliotheka

«Per quanto la memoria mi ha concesso, ho tracciato il ritratto del giovane Hitler. Ma alla domanda, allora sconosciuta e inespressa, che pendeva sopra la nostra amicizia, ancora oggi non ho trovato una risposta: Quali erano le intenzioni di Dio quando creo quest’uomo?».

August Kubizek (1888-1956), direttore d’orchestra e scrittore austriaco, è stato l’amico fraterno di Adolf Hitler durante l’adolescenza. I due si conobbero nel 1904 ed entrambi frequentarono il Conservatorio a Vienna; gli studi vennero portati a termine solo da Kubizek, che vide la carriera interrompersi allo scoppio della prima guerra mondiale. I due si ritrovarono a metà degli anni Trenta, durante l’annessione dell’Austria alla Germania. Fu proprio in quel periodo che Hitler, divenuto Cancelliere, chiese a Kubizek di scrivere sulla loro amicizia.

Il risultato è il libro Il giovane Hitler che ho conosciuto, che Bibliotheka manda in libreria il 10 gennaio nella traduzione di Alessandro Pugliese (372 pagine, 16 euro).

Si tratta di uno dei più importanti testi per comprendere la figura del dittatore. Kubizek descrive in che modo si formarono il carattere feroce, l’impareggiabile forza di volontà e l’implacabile sistematicità mentale del più ingombrante, scomodo e crudele personaggio del Novecento.

Durante l’adolescenza, Hitler è un ragazzo alla deriva: ha fallito a scuola, è disoccupato, respinto dall’Accademia d’Arte di Vienna, vive miseramente dipingendo cartoline. Ma dietro quest’apparente inettitudine, Kubizek mostra il carattere di un individuo che, da questi inizi, facendo leva su una personalità magnetica, diverrà il conquistatore più potente e terribile della storia moderna, riuscendo a mobilitare i peggiori istinti di rivalsa del popolo tedesco.


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