Classic Rock On Air di questa settimana ci porta l’hard rock dei Led Zeppelin, la ritmicità di Bristol e il folk dei Calexico
Scritto da Davide Macor il 15/05/2024
In apertura, per i Grandi classici la redazione propone Moby Dick, brano che si celebra anche in una pagina di Classic Rock, e che è prodotto musicale dalla storica band dei Led Zeppelin; il titolo della canzone si ispira all’omonimo romanzo di Herman Melville. Moby Dick è un pezzo studiato appositamente per lasciare maggiore spazio possibile al virtuosismo di John Bonham, che esegue un lungo assolo di batteria che, durante il concerto, poteva essere dilatato a dismisura arrivando anche a quasi mezz’ora di esecuzione; nell’album la canzone dura quasi quattro minuti e mezzo. Bonham amava suonare la batteria negli Zeppelin, ma odiava andare in tour: soffriva di una tremenda nostalgia di casa, alla quale trovava sollievo solo rovinando la vita di tutti quelli che erano in tour con lui. Nonostante questo, era un elemento indispensabile perché l’assolo di batteria era obbligatorio in un concerto hard rock che si rispettasse.
Sempre numerosi gli appuntamenti segnalati come ogni settimana da Claudia D’Agnone, nella sua ormai nota rubrica realizzata in collaborazione con Ferrovie del Gargano.
Partiamo con i leggendari The Black Crowes che hanno iniziato il tour 2024 che tocca l’Italia, festeggiano anche i 40 anni della loro carriera, il 27 maggio a Milano.
Dopo l’ultima data del 2015, gli AC/DC si uniranno ai giganti del metal il 25 maggio a Reggio Emilia.
A fine maggio partono gli I-Days che iniziano con una data metal proprio con i Metallica che portano il loro ultimo album pubblicato ad aprile, imperdibile serata il 29 maggio all’Ippodromo di Milano.
Dal 24 al 26 maggio a Milano ci sarà il Mi Ami Festival, con moltissimi artisti, tra cui: Tre allegri ragazzi morti, Colapesce e Dimartino, Willie Peyote e tanti altri, ma in apertura, il 23 maggio, ci sarà il gruppo punk rock italiano CCCP – Fedeli alla linea che si è riunito nel 2023.
In Puglia, a Rodi Garganico, il 2 giugno a partire dalle 17, Gabry Ponte farà ballare tutta la costa pugliese con i suoi intramontabili pezzi.
Come brano proposto dal MEI, questa settimana troviamo un brano della band bergamasca Granelli, dal titolo Bristol. Un vero e proprio slancio d’amore verso l’Inghilterra che racconta una felicità particolare: quella racchiusa dentro un addio. La canzone è ritmata, movimentata e dinamica; fa ballare e suscita allegria.
Il brano è accompagnato dal videoclip ufficiale realizzato da Giulia Bartolini, fautrice anche della copertina del singolo; L’immagine di partenza è astratta e blu come la pioggia, con riflessi, glitter e fiori magenta, suggeriti dalle sonorità inglesi e dance-pop del brano. Da questo forte abbinamento cromatico, in una sala da tè immaginaria, la band beve delle tisane con fiori, in una Buckingham Palace del futuro.
A Soundtrack City Plus di Marco Testoni e Massimo Privitera questa settimana ospita Stefano Fresi, interprete cinematografico e teatrale. Sempre sulla scia del Roma Film Music festival 2024, l’artista si racconta nel suo ruolo di compositore, cantante e musicista; svelando la sua passione per le colonne sonore e facendo un’attenta riflessione sull’importanza del silenzio nella musica.
La scelta della redazione di Classic Rock questa settimana propone il brano dei Calexico, Cumba Peninsula. La canzone è stata scelta in occasione del tour della band che toccherà alcune città italiane, tra cui il 17 luglio al Castello di Udine all’interno del calendario di Folkest.
I Calexico sono un gruppo alternative country americano fondato in Arizona da Joey Burns e John Convertino e diventato famoso per le poliedriche influenze: folk, country, tex-mex, blues, canzone d’autore e indie.
Per la sigla di chiusura del mese di maggio la redazione e il suo Direttore, ha scelto un pezzo di successo di Tony Esposito, Pagaia nella preziosa rielaborazione di Antonio Onorato per il suo cd dedicato al Napule’s Power: entrambi artisti prodotti, ai suoi tempi Esposito, oggi Onorato, dal nostro direttore Renato Marengo, in questo brano si incontrano due differenti e intriganti virtuosismi senza tempo.