Classic Rock On Air di questa settimana è accompagnato da Le Orme, Giacomo Tantillo e i Posterstory
Scritto da Davide Macor il 18/04/2024
In apertura, per i Grandi classici la redazione propone La Fabbricante d’Angeli de Le Orme, un gruppo musicale rock progressive italiano nato negli anni sessanta a Venezia come gruppo beat. A mezzo secolo dalla pubblicazione nel 1974, l’album Contrappunti de Le Orme viene celebrato con un’edizione limitata in vinile colorato.
L’album fu accolto meno entusiasticamente dei precedenti e Aldo Tagliapietra, storico cantante della band, racconta: “Ci concentrammo maggiormente sulla qualità della composizione, ma spesso il pubblico non accetta i cambiamenti e vuole sentire sempre lo stesso disco, come del resto fanno in tanti.”
Un disco dal vago sapore barocco che fu una vera e propria presa di posizione nei confronti di problemi sociali molto sentiti negli anni ‘70. Il brano La fabbricante d’angeli si inquadra in quest’atmosfera di critica e mette in evidenza la tematica dell’aborto clandestino.
Sempre numerosi gli appuntamenti segnalati come ogni settimana da Claudia D’Agnone, nella sua ormai nota rubrica realizzata in collaborazione con Ferrovie del Gargano.
Partiamo subito da un grandissimo artista, la chitarra dei Guns n’ Roses che anche da solista ha avuto il suo successo: Slash torna in Italia, insieme a Miles Kane, per un unico appuntamento il 22 aprile ad Assago.
I Tre allegri ragazzi morti iniziano il loro tour ad aprile passando per tutta la penisola: a Torino, Piacenza, Modena, Triste, Reggio Emilia, Firenze, Pordenone e Milano.
Tempo di viaggi e tour anche per la band YES che riporterà in giro per l’Europa i brani più significativi della loro discografia; saranno il 5 maggio a Roma, il 6 maggio a Milano e l’8 maggio a Padova.
Dall’Italia parte la leggendaria band statunitense Nofx, capitanata da Fat Mike che si congeda dopo 40 anni di carriera con questo tour, la band darà infatti l’addio ai propri fan. Saranno l’11 e 12 maggio a Sesto San Giovanni.
Si arriva in Puglia con due eventi nelle zone del foggiano: il primo a San Severo, il 19 aprile, dove Beppe Servillo porta il suo spettacolo L’anno che verrà, omaggio a Lucio Dalla.
A Vieste il 23 aprile, Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale, porteranno il tour Vacanze Romane, un racconto del viaggio musicale nel gruppo dei Matia Bazar.
Come brano proposto dal MEI, questa settimana troviamo “Di notte perdo la testa” della band veneziana Posterstory: il brano anticipa l’EP uscito a marzo e mostra la propensione alle strofe tranquille e ai ritornelli più aggressivi con una suggestione di atmosfere new wave in cui poche note accompagnano le chitarre nelle strofe. Il testo insegue la musica presentando una situazione di disagio psicologico depressivo, che esplode nel ritornello in un attacco di panico notturno.
A Soundtrack City Plus di Marco Testoni e Massimo Privitera questa settimana la puntata è dedicata ad un lavoro teatrale dal titolo accattivante: “Paolo Sorrentino vieni qui devo dirti una cosa”, nuovo spettacolo di Giuseppe Scoditti; e a “Priscilla” un film diretto da Sofia Coppola basato sull’autobiografia della moglie del mitico Elvis, Priscilla Presley. Una curiosità: nel film non si sente nessuna canzone di Elvis Presley perché gli editori hanno negato l’utilizzo della sua musica per la colonna sonora così, gli autori, per descrivere al meglio le atmosfere, hanno scelto di utilizzare canzoni in voga nello stesso periodo in cui si svolge la storia.
La scelta della redazione di Classic Rock questa settimana propone il brano “The King” di Giacomo Tantillo tratto dal suo ultimo album Bandistikamente, il brioso omaggio al grande mondo della musica per banda in cui il trombettista palermitano ha visto la preziosa collaborazione agli arrangiamenti di Roy Paci.
E’ lo squillo di trombe di una marcia allegra ad aprire l’ascolto del brano. Il tempo binario originale, nella sua rivisitazione, si traduce in un quattro quarti, caricato di potenza espressiva dal ritmo funky e dalle sonorità elettroniche che si ritrovano in molti altri pezzi del disco.
Per la sigla di chiusura del mese di aprile la redazione ha scelto il brano One Love di Bob Marley che fa riferimento all’omonimo film del 2024 diretto da Reinaldo Marcus Green.
La pellicola narra la vita del celebre cantautore, la scalata al successo, la musica, il mancato attentato ed il lato politico. Il film ripercorre un breve, ma importante lasso di tempo per la consacrazione dell’artista, attraverso flashback che ricordano la sua infanzia e adolescenza.
Nel 1976 la Giamaica sta attraversando un periodo cupo e violento funestato dalla lotta armata tra le due più importanti fazioni politiche giamaicane: il Partito Nazionale e il Partito Laburista. Bob Marley, già artista famoso in patria e nel mondo, è convinto che l’unica soluzione per portare la pace in Giamaica sia la musica. Dunque, insieme al suo gruppo, The Wailers, organizza un concerto gratuito al National Heroes Park di Kingston, chiamato Smile Jamaica Concert. Due giorni prima, però, il cantante, la band e alcune persone vicine a lui subiscono un attentato. Nonostante ciò, Bob sale sul palco e si esibisce di fronte a migliaia di giamaicani, portando serenità e allegria per qualche ora. Dopo questo concerto Marley si trasferirà a Londra.
Marley morirà nel 1981 a causa di un melanoma che non voleva curare per motivi legati alla sua religione: il Rastafarianesimo.