Classic Rock On Air di questa settimana: dal Punk di Iggy Pop al coloratissimo omaggio alle bande di Giacomo Tantillo
Scritto da Davide Macor il 21/02/2024
In apertura, per i Grandi classici la redazione propone Frenzy del cantautore, attore e produttore discografico statunitense Iggy Pop: il brano fa parte dell’ album Every Loser, il suo lavoro migliore e più ruvido da molto tempo a questa parte. Grazie alla sua militanza giovanile negli Stooges, gruppo importante per la nascita del punk, è diventato una delle icone leggendarie del movimento, sebbene nel corso della sua carriera si sia poi misurato con una vasta gamma di generi, dall’elettronica all’hard rock, dal blues al pop.
Sempre numerosi gli appuntamenti segnalati come ogni settimana da Claudia D’Agnone, nella sua ormai nota rubrica realizzata in collaborazione con Ferrovie del Gargano.
Si parte con il ritorno in Italia del cantante britannico James Blunt che si esibirà al Mediolanum Forum di Assago il 2 marzo. Continua l’omaggio del PFM a Fabrizio De Andrè con diverse date del tour in varie città d’Italia tra le quali: Civitanova Marche; Pescara; Bari; Milano; Torino; Assisi; Bergamo chiudendo a Roma. Dopo l’esperienza sanremese Gazzelle parte con il suo Dentro x sempre tour in diversi Palasport del Belpaese tra i quali: Padova, Milano, Eboli, Bari, Firenze, Bologna, Roma, Torino; suonerà anche in un live speciale il 16 maggio all’Arena di Verona. Anche i Santi Francesi ripartono dopo Sanremo con il loro L’ Amore torna tour in vari club del Paese nella seconda metà del 2024; prima di allora ci saranno quattro showcase che si terranno in diverse chiese sconsacrate nelle città di Milano e Napoli.
Spostiamoci in Puglia: a Foggia prosegue la nona edizione del Musica Felix con l’arrivo il 2 marzo della pianista jazz Jany Mcpherson che si esibirà con un trio all’Auditorium Santa Chiara con il suo A Long Way, che prende anche il nome dal suo album.
Come brano proposto dal MEI, questa settimana troviamo Don’t Stop The Dancing della cantautrice olandese Elisabeth Grey, che anticipa l’uscita dell’EP I Am! Am I?, uscito il 26 gennaio 2024 su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radio, pubblicato e distribuito da (R)esisto. Il singolo esprime il desiderio di libertà e di decidere da soli cosa fare nella vita e soprattutto chi essere.
A Soundtrack City Plus di Marco Testoni e Massimo Privitera questa settimana la puntata ospita il regista Sergio Martino e due dei compositori che hanno lavorato nei suoi thriller erotici anni ’90, Natale Massara e Luigi G. Ceccarelli. L’incontro vede la presenza anche del discografico Andrea Natale in occasione della pubblicazione dei CD su etichetta Bluebelldisc Music, Red Eros: A Selection of Italian Erotic Giallo Sounds, 1993-2003, contenente le score di Graffiante Desiderio di Martino e Bugie rosse & Cattive inclinazioni di Pierfrancesco Campanella, e di Spiando Marina di Martino. Nella puntata viene assegnato anche il Premio Speciale per i 20 anni di ColonneSonore.net al compositore e direttore d’orchestra Natale Massara.
La scelta della redazione di Classic Rock questa settimana propone il brano L’Orientale, singolo tratto da Bandistikamente, l’album di Giacomo Tantillo uscito di recente per IRD: l’omaggio di Tantillo ai mille colori della tradizione bandistica che il musicista e trombettista siciliano ha compiuto rivisitandone le sonorità per narrare una storia nuova con il supporto alla produzione musicale e agli arrangiamenti di Roy Paci, presente anche con la sua tromba in duetto con Tantillo.
Per la sigla di chiusura del mese di febbraio ospitiamo gli storici Rolling Stones, anche in copertina della rivista Classic Rock Magazine.
La scelta è ricaduta su (I Can’t Get No) Satisfaction della quale si parla anche in Ciao 2001; la canzone fu pubblicata per la prima volta come singolo negli Stati Uniti nel giugno 1965 e apparve anche nella versione americana del quarto album in studio dei Rolling Stones, Out of Our Heads, pubblicato a luglio. Satisfaction fu un successo, regalando agli Stones il loro primo numero uno negli Stati Uniti. Nel Regno Unito, la canzone inizialmente veniva trasmessa solo dalle stazioni radio pirata perché i suoi testi erano considerati troppo sessualmente allusivi. Jagger canta le strofe con un tono in bilico tra il commento cinico e la protesta frustrata, e poi salta metà cantando e metà urlando nel ritornello, dove ricompare il riff di chitarra. I testi delineano l’irritazione e la confusione del cantante con il crescente commercialismo del mondo moderno, dove la radio trasmette informazioni inutili e un uomo in televisione gli dice quanto possono essere bianche le mie camicie – ma lui non può essere un uomo perché non fuma le mie stesse sigarette, un riferimento all’allora onnipresente pubblicità in stile Marlboro Cowboy.