Mondiali 2022: dagli interessi economici del Qatar allo sport come strumento di dialogo, i documentari sul calcio da non perdere
Scritto da Davide Macor il 22/11/2022
Dal 20 novembre al 18 dicembre 2022, il Qatar ospiterà la ventiduesima edizione del Campionato Mondiale di Calcio, appuntamento che vedrà scontrarsi 32 squadre provenienti da tutti i continenti.
In occasione dell’evento, il canale culturale Arte in Italiano (arte.tv/it) propone una selezione di documentari dedicati al mondo del calcio e alla competizione e che affrontano il tema in ogni sua sfumatura: dagli interessi economici dell’Emirato ospitante fino alle pioniere del calcio femminile, dall’evoluzione delle maglie alla capacità di questo sport di trasformarsi in un linguaggio comune in grado di unire religioni e culture differenti.
Tutti i titoli sono fruibili gratuitamente sul sito arte.tv/it o sulle app ARTE per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili.
Qatar: le piccole mani degli Emirati
Per il Campionato Mondiale di Calcio il Qatar non ha badato a spese: sei stadi nuovi di zecca, alberghi, metropolitana e strade per una spesa che ha superato i 180 miliardi di euro. Ma qual è il destino dei tanti lavoratori migranti — che, in cerca di una vita migliore, si sono trovati di fronte a salari non pagati, passaporti confiscati e condizioni di lavoro estreme — senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile? In Qatar: le piccole mani degli Emirati, Chloé Domat e Ram Pateriya approfondiscono la vita degli stranieri che fanno “vivere” il Qatar e provano a far luce sul quotidiano di coloro per i quali il sogno si è trasformato in incubo.
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Mondiali 2022: il Qatar scende in campo
Il fatto che il Qatar — piccola porzione di deserto priva d’acqua dolce e sede della terza riserva mondiale di gas — ospiti i Mondiali di calcio 2022 è il sintomo di un crescente soft power dell’Emirato in Occidente e non solo. Mondiali 2022: il Qatar scende in campo racconta di come l’organizzazione della Coppa del Mondo, finita nel mirino delle critiche per il suo impatto socio-ambientale, si sia trasformata nella summa della centralità geopolitica di Doha.
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Geopolitica del calcio
Il calcio, oltre a essere uno sport capace di accomunare ricchi e poveri, è un business succoso in grado di generare introiti vertiginosi (per i privati) e di trasformarsi in uno strumento di influenza politica (per gli Stati). A raccontare le diverse dinamiche è lo speciale della collezione “Dietro le Mappe” Geopolitica del calcio, che in pochi minuti analizza alcuni degli eventi più recenti, come la reazione di Putin all’organizzazione della Coppa del Mondo 2018 in Russia o il Qatar che esercita il suo soft power tra i Mondiali 2022, la sponsorizzazione di Barcellona F.C. e la proprietà del Paris Saint-Germain.
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Maglie di calcio: le uniformi di eroi moderni
Dalle eleganti camicie delle prime competizioni, quando il football era un passatempo per aristocratici, fino al merchandising di oggi, con i nomi dei propri idoli stampati sulla schiena, quella delle maglie di calcio è una parabola che mescola sport, politica, senso di appartenenza nazionale ed economia. Ad approfondire il tema è Maglie di calcio: le uniformi di eroi moderni, episodio della collezione “Appuntamenti con la storia”, che analizza l’evoluzione di quello che è oggi un oggetto di culto per devoti moderni.
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Le ragazze di Reims, pioniere del calcio femminile
“Comme des garçons” (“Lascia che le ragazze giochino”) di Julien Hallard è la storia romanzata di una vera epopea: quella delle calciatrici della squadra dello Stade de Reims, che nel 1968 scesero in campo in Messico, Asia e Stati Uniti. Il documentario Le ragazze di Reims, pioniere del calcio femminile racconta la storia di giocatrici diventate il simbolo di una società in continua evoluzione (e caratterizzata dalla lotta femminista) e di come le loro imprese siano riuscite a riscrivere il ruolo delle donne nel mondo dello sport.
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De Staël e quel quadro ispirato da una partita di calcio
Il 26 marzo 1952, all’interno del Parco dei Principi di Parigi, si svolse la prima partita di calcio in notturna con l’illuminazione artificiale. In tribuna sedeva per caso il pittore di origine russa Nicolas de Staël e nella sua testa nacque un capolavoro. De Staël e quel quadro ispirato da una partita di calcio, nella collezione “Ginnastica Culturale”, racconta di come lo sport più seguito al mondo possa essere trasformato in arte.
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Pakistan: il prete del dialogo, tra Dio e il calcio
In Pakistan, dove il 97% della popolazione è di fede musulmana, per la minoranza cristiana la vita quotidiana non è sempre semplice. Il calcio, però, è uno degli strumenti funzionali al dialogo interreligioso e a una convivenza non violenta. Il reportage Pakistan: il prete del dialogo, tra Dio e il calcio racconta la storia di Emmanuel Parvez che, sfruttando il linguaggio comune del pallone, ha dato vita al torneo amatoriale “Don Bosco”, aperto a squadre di entrambe le fedi.
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Turchia: i sogni infranti dei giocatori africani
Tre anni fa, un presunto agente turco ha fatto credere all’aspirante calciatore Emeka Luke Ekji, 22enne originario della Nigeria, che gli avrebbe fatto ottenere un contratto in un club professionistico turco. Non solo Emeka ha pagato cinquemila dollari per inseguire il suo sogno, ma i suoi genitori sono stati inoltre costretti a vendere terreni per pagare il suo trasferimento a Istanbul. A raccontare la vicenda è il reportage Turchia: i sogni infranti dei giocatori africani.
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