“Come noi” di Tommaso Caronna è una sassata rock sul tempo che passa, l’attesa, la paura dell’altro
Scritto da Davide Macor il 24/11/2021
Il bisogno di qualcosa di più e insieme il timore di non chiedere per paura che sia presto, per non accelerare i tempi, perchè forse “è meglio non fare ora/qualcosa che d’istinto/rovinerebbe tutto in fretta”. Il tempo, questa parola scandita più volte nel testo, è significativa nel nuovo brano di Tommaso Caronna, “Come noi” edito da Fenice Produzioni/Ingrooves Music Group (edizioni Ingrooves Music Publishing Group-Universal Music Publishing Group) e fuori il 19 novembre.
Perchè il tempo passa e non vorremmo passasse, per fermarlo, mandare indietro le lancette a quando c’era più tempo, come se qualcosa avesse congelato la nostra esistenza in un eterno momento di indifferenza verso il prossimo: “chi è che ha tempo/per l’altro” di questi tempi?
Tommaso Caronna torna a parlare di incomunicabilità, di emozioni nascoste che spingono per uscire fuori, aprirsi al mondo: “davvero è vita/guardare e non toccare mai”, perchè il contatto è necessario, anche quando alcune sensazioni e situazioni ne sacrificano l’importanza.
Nella sua breve durata, la canzone rivela un’anima nascosta che emerge dopo l’introduzione di piano. Il testo introspettivo mescola significati contrastanti. Da una parte il tempo di oggi così diverso e lontano da quello di ieri, dall’altra il bisogno di raccontarsi, sempre frenato dalla vergogna di non svelarsi mai per primi, e anche “questa attesa d’altro”, che è il cuore del bisogno iniziale, perchè vale la pena sapere aspettare per “potere stare insieme”.