Diari dalle terre di conflitto del Medioriente, un racconto dalla Cina profonda e Quaderni di frontiera sulle rotte dei migranti. Le novità di Prospero
Scritto da Davide Macor il 04/11/2021
Annet Henneman /NONOSTANTE. Diari dalle terre di conflitto in Medioriente
Prefazioni di Laura Silvia Battaglia, Stijn Postema e Moni Ovadia
Pagine: 220 Prezzo: 15.00
Pubblicazione: 11/11/2021
«Annet, hai incontrato e scelto vittime di ingiustizie, di diritti umani violati, di paesi in guerra. Hai deciso di farci vedere di che si tratta. Hai separato il teatro dalla sua separatezza. Hai tracciato confini irregolari senza preoccuparti delle proteste dell’arte. Molti non hanno riconosciuto quel che facevi. Hai saputo resistere e continui a farlo per non essere sopraffatta dall’indifferenza e dall’irriconoscibilità. L’intelligenza nell’arte del resistere è stata la tua dote principale, più ancora della tua tecnica artistica. Per questo ti siamo grati.» Eugenio Barba (Odin Teatret).
Diari, foto e riflessioni su ventitré anni di permanenze in territori di conflitto: Iraq, Kurdistan turco e iracheno, Egitto, Palestina, Iran, Giordania. Tutto ha avuto inizio con il voler raccontare la vita quotidiana di chi vive isolato in situazioni di guerra, occupazione, oppressione, tramite rappresentazioni che mettono l’informazione giornalistica sul palcoscenico: il cosiddetto “teatro reportage”. Ma da queste esperienze lavorative non è nata solo la raccolta di storie di vita delle persone conosciute negli anni che qui si riporta, ma anche una serie di relazioni intime e famigliari, tenute vive dal racconto quando si è lontani e dall’appagante sensazione di “ritorno in famiglia” quando si riesce nuovamente ad abbracciarsi.
Annet Henneman (Velsen – Olanda, 1955), laureata in arte drammatica, ha fondato insieme ad Armando Punzo l’associazione Carte Blanche e La compagnia della fortezza a Volterra. Nel 1998, sempre a Volterra, ha fondato la compagnia Teatro di Nascosto (Hidden Theatre), che dal 2000 mette in scena lavori di “teatro reportage” con attori provenienti da Medio Oriente ed Europa.
Gabriele Battaglia / MASSA PER VELOCITÀ Un racconto dalla Cina profonda
Pagine: 220 Prezzo: 15.00
Pubblicazione: 18/11/2021
«L’unico esercizio geopolitico che abbia un senso, se si è in buona fede, è quello di guardare il mondo dal punto di vista dell’altro. Vedere il mondo dalla Cina è un’esperienza spiazzante che va vissuta con gli occhi aperti ma rimanendo se stessi. È quello che fa Battaglia da più di dieci anni. Giornalista italiano, di sinistra, amante del Milan e dei risotti. Praticamente uno di noi.» Andrea Cavazzuti
Nell’anno della pestilenza, il diario di una quarantena a Pechino e il racconto di viaggio in una delle contee più povere della Cina, alternato a storie raccolte da un reporter che frequenta questo paese da quindici anni e ci vive da dieci. Muovendosi tra narrazione e analisi, salti geografici e temporali, città e campagne, il libro evidenzia quelle “caratteristiche cinesi” così difficili da comprendere guardando dall’esterno: la mobilitazione di massa come soluzione alle emergenze, il controllo e le vie di fuga, lo stato sviluppista, il Partito di Xi Jinping e dei funzionari locali.
Gabriele Battaglia è nato a Milano nel 1966 e vive a Pechino dal 2011, dove lavora per la Radiotelevisione della Svizzera Italiana (RSI) e collabora con altre testate italiane e straniere. È autore di Buonanotte Signor Mao (Milieu, 2017) e di Fucili contro Burma (Informant, 2014).
Matthias Canapini /IL GIOCO DELL’OCA. Quaderni di frontiera
Prefazione di DOMENICO QUIRICO (La Stampa)
Pagine: 290 Prezzo: 15.00 €
Pubblicazione: 14/10/2021
Tramite appunti, ricordi e dialoghi, vengono qui ripercorse le principali rotte dei migranti che dall’Africa subsahariana al Medio Oriente si snodano fino al cuore d’Europa. Un’umanità in transito che è stato possibile incontrare ai confini del Continente (Calais, Lampedusa, Bosnia, Alpi…) per narrarne le singole esperienze: migranti, richiedenti asilo, profughi, ma anche attivisti, dottori, cittadini solidali. Un “racconto di passaggio”, in bilico sulla frontiera.
Matthias Canapini è nato a Fano nel 1992. Viaggia per raccontare storie con taccuino e macchina fotografica. Per Prospero Editore ha pubblicato i reportage narrativi Verso Est. Diari di viaggio
Segnaliamo inoltre l’edizione italiana dell’autobiografia di Claire Goll
Claire Goll /CERCANDO DI AFFERRARE IL VENTO
A cura di Dario Borso
Pagine: 440 Prezzo: 18.00 €
Pubblicazione: 04/11/2021
«Ho amato alcuni uomini, e molti di più hanno amato me; nondimeno ho avuto il primo orgasmo a settantasei anni. A dispetto di tutte le avventure e gli amori, ho dovuto aspettare quell’età perché un ventenne mi insegnasse che una donna può vivere l’atto d’amore anche senza lasciarsi sottomettere.»
«Ho posato da modella per molti artisti: Chagall, Delaunay, Archypenko, Léger… solo con Picasso sono incappata in una brutta storia. Una volta ci eravamo incontrati per strada, e lui come al solito aveva mostrato impetuosamente la sua gioia. “Perché non viene mai a trovarmi?”, urlò. “Lei ha una testa che mi piace. Vorrei disegnarla. Passi pure a trovarmi, per Lei ci sono sempre.” Qualche tempo dopo suonai alla sua porta in Rue La Boétie» Claire Goll
Autobiografia della scrittrice ebrea tedesca Claire Goll (1890-1977). Spirito ribelle, pacifista convinta (tanto da emigrare per tutta la Grande Guerra nella neutrale Svizzera), frequentò praticamente tutti gli ambienti letterari d’avanguardia, da Berlino a Zurigo, dove conobbe James Joyce, Tristan Tzara e Carl Gustav Jung, a Parigi, dove incrociò il movimento surrealista e gli artisti più in auge, da Pablo Picasso a Salvator Dalì. Intensa la sua storia d’amore con Rainer Maria Rilke fu poi moglie di Yvan Goll. Irriverente al limite del gossip, la sua autobiografia si legge tutta d’un fiato.
Claire Goll giornalista e scrittrice ebrea, Clara Aischmann nacque a Norimberga nel 1890. Sposata giovanissima con l’editore Heinrich Studer di Lipsia, nel 1916 si trasferì a Ginevra dove incontrò il poeta ebreo alsaziano Yvan Goll, che sposò nel 1921, dopo essersi trasferiti a Parigi. Nel 1939, allo scoppio della Seconda guerra, i Goll fuggirono a New York, per tornare solo nel 1947 nella capitale francese, dove Claire morì trent’anni dopo.