MIRCO MENNA: IL VIDEO DI “CANZONE PER CARLA” AD UN ANNO DALLA SCOMPARSA DI CARLA NESPOLO | EFFE RADIO

MIRCO MENNA: IL VIDEO DI “CANZONE PER CARLA” AD UN ANNO DALLA SCOMPARSA DI CARLA NESPOLO

Scritto da il 05/10/2021

Si intitola “Canzone per Carla” ed è dedicata a Carla Nespolo, prima donna presidente dell’Anpi, scomparsa un anno fa. A lei, passionaria e “di parte” (come è scritto nel brano), senatrice del Partito comunista prima e del Pds poiil cantautore Mirco Menna ha voluto dedicare una canzone contenuta nel suo ultimo album, dal titolo “SeStoQui (è perché vi voglio bene)”.

Per ricordare l’amica e la militante, esce oggi su YouTube il video di “Canzone per Carla”, le cui immagini sono tratte dal documentario “Compagna di Resistenza” realizzato dal regista Stefano Moretti e coordinato da Andrea Liparoto, responsabile comunicazione Anpi.

Da quando fortunatamente l’ho conosciuta – racconta Mirco Menna – Carla è stata tra le persone a cui ho voluto più bene. Molto bene. Enorme affetto e stima sconfinata. Se capitava che non fossi d’accordo con lei, o che lei non fosse d’accordo con me, stavo lì a chiedermi dove sbagliassi io.

Questa canzone è stata scritta per il documentario dell’Anpi. Non avrei voluto scrivere una cosa del genere, se non tra vent’anni almeno. È una canzone su cui ho patito. Che sia bella o brutta non saprei dire, di certo la ho patita.”

L’ALBUM. “SeStoQui (è perché vi voglio bene)”, il – come da titolo – sesto album di Mirco Menna, conserva fortemente l’intenzione live: “è registrato senza metronomi insopportabili in cuffia, in presa diretta e con poche sovraincisioni”. In tutto nove brani originali e una cover, “Canzone per te” di Sergio Endrigo, dedicata al ricordo di Gianni Mura.

Bolognese, di origini siculo-campane, Mirco Menna è cantautore dalla penna delicata, ironica e pungente. In questo album mette insieme un bouquet di canzoni di alto artigianato. Melodia, innanzitutto. Poi parola, che vuol farsi prendere sul serio. Armonie suggestive, a volte dirette, a volte oblique, mai scontate. Ritmi geograficamente distanti, resi con la spontaneità di chi sta alla larga dalla purezza del linguaggio ma conosce bene la pronuncia. E infine il suono: acustico, eterno, impassibile. “Se non desse l’impressione di essere poco elegante – precisa Mirco Menna – diremmo che è un suono da balera. Balera antica, molto elegante”.

Del classicismo Menna ha fatto la sua bandiera e, per quanto racconti l’oggi, ama definirsi un tipo musicale all’antica. E aggiunge: “non è detto che di questi tempi non sia una novità”.


Traccia corrente

Titolo

Artista

Background