COSA LEGGEREMO IN AUTUNNO, DA VOLTAIRE A LUZZATI I LIBRI MARIETTI 1820 | EFFE RADIO

COSA LEGGEREMO IN AUTUNNO, DA VOLTAIRE A LUZZATI I LIBRI MARIETTI 1820

Scritto da il 03/08/2021

Testi inediti di Voltaire, Charles Taylor, Franz Rosenzweig, Emile Durkheim e Philippe Descola. Ma anche la vita ebraica riassunta in otto grandi opere dell’illustratore Emanuele Luzzati, del quale si celebra quest’anno il centenario della nascita, i poemi di Roberto Piumini, l’ultimo romanzo del Premio Nobel Claude Simon,  la prima edizione assoluta in Italia di Fidanzate alla prova del tedesco Friedrich August Schulze, che ai tempi di Goethe si dedicava alla letteratura di intrattenimento. E, inoltre, un singolare esperimento di traduzione in Internet della prima pagina di Pinocchio in cinquanta diverse lingue, una storia dell’avarizia e una ricostruzione della “colonna sonora” dei campi di sterminio nazisti. Sono solo alcune delle proposte autunnali di Marietti 1820, che tra settembre e novembre manda in libreria testi di filosofia, letteratura e storia.

Nel campo della filosofia la casa editrice propone tre testi inediti di Charles Taylor in occasione del suo novantesimo compleanno (Modernità al bivio. L’eredità della ragione romantica, a cura di Paolo Costa), una nuova traduzione del Trattato sulla tolleranza di Voltaire con testi inediti sul “caso Calas” a cura di Domenico Felice e gli scritti inediti di Franz Rosenzweig sul barocco a cura di Luca Bertolino. Inediti in Italia anche gli Appunti su Hobbes di Emile Durkheim e Un’ecologia delle relazioni dell’antropologo Philippe Descola. Si aggiunge alla lista una nuova edizione dell’intenso Carteggio 1946-1951 tra la filosofa Hannah Arendt e lo scrittore Hermann Broch.

Per chi ama la letteratura, le proposte autunnali di Marietti 1820 prevedono Il piegatore di lenzuoli di Roberto Piumini, raccolta di dieci poemi editi e inediti, l’ultimo romanzo del Premio Nobel Claude Simon intitolato Il tram, la prima edizione assoluta in Italia del romanzo di Friedrich August Schulze Fidanzate alla prova, divertente esempio di letteratura di intrattenimento nella Germania ai tempi di Goethe (a cura di Aldo Setaioli), e una nuova traduzione, a cura di Maria Bidovec, del capolavoro dello scrittore sloveno Ivan Cankar Il servo Jernej e la sua giustizia.  Tra le uscite anche le Opere complete edite e inedite dello scrittore siciliano Nino Buccellato con introduzione di Alessandro Zaccuri, Moderato cantabile di Marguerite Duras nella traduzione di Rosella Postorino, vincitrice del Premio Campiello nel 2018, Le gomme di Alain Robbe-Grillet nella traduzione di Franco Lucentini e con un saggio di Roland Barthes. La filosofa della letteratura Carola Barbero si avventura in un singolare esperimento: la traduzione della prima pagina delle Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi in cinquanta diverse lingue facendo ricorso a Google (Un burattino nella rete. Tradurre Pinocchio in Internet). La filosofa Luisa Muraro introduce Dimorare in alto, le poesie dell’anonima beghina fiamminga del Medioevo detta Pseudo Hadewijch,  tradotte da Alessia Vallarsa, mentre Renato Barilli, in Manierismo contro età moderna, si confronta in modo originale con Shakespeare, Cervantes, Molière e Racine. La magia dello scenografo e illustratore Emanuele Luzzati, del quale si celebra quest’anno il centenario della nascita, prende forma nel libro I colori del tempo. Otto scene di vita ebraica, che accompagna una mostra che aprirà il 10 ottobre al Museo ebraico di Bologna. Nicola Dal Falco, autore di reportage di viaggio tra l’Europa dell’Est e il Sahara, accompagna i lettori in Un viaggio alla Scarzuola, l’originale e sorprendente città ideale dell’architetto milanese Tomaso Buzi realizzata nel cuore dell’Umbria (con trenta disegni inediti di Fabrizio Foti).

Con Essere avari Gabriella Airaldi propone un’originale esplorazione storica sulla febbre del possesso, mentre Roberto Franchini in L’ultima nota ricostruisce la “colonna sonora” dei campi di sterminio nazisti narrando le vicende di orchestre, musicisti e compositori da Auschwitz a Terezin.

La poetessa e neuropsichiatra infantile Margherita Rimi, impegnata da anni in Sicilia per la tutela dei ragazzi e contro le mafie, propone infine Il popolo dei bambini. Ripensare la civiltà dell’infanzia.

Le novità in uscita a settembre:  Airaldi, Barbero, Bianchi, Cankar, Luzzati, Piumini 

Carola BarberoUn burattino nella rete . Tradurre Pinocchio in internet

IN LIBRERIA DAL 9 SETTEMBRE pagine 120, 13 euro

Prendete le prime venti righe delle Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Inseritele sul web e chiedete a un traduttore automatico la versione in inglese o in cinese, in russo o in arabo. Poi fate il percorso al contrario e provate a ritradurre il testo in italiano. L’effetto sarà sorprendente, da molti punti di vista, e spesso straniante. Questo libro tenta l’esperimento con cinquanta lingue straniere, tra le quali l’amarico e l’armeno, il bengalese e il coreano, il greco e l’ebraico, il nepalese e l’urdu. Come si modifica, dopo questo transito, la prima pagina di Pinocchio? Come e quanto il testo originale viene tradito dall’automatismo della macchina? Un semplice gioco può offrire lo spunto per una riflessione sugli strumenti che utilizziamo abitualmente e sul nostro sforzo per districarci nella babele delle lingue che contraddistingue il paesaggio umano.

CAROLA BARBERO è docente di Filosofia del linguaggio e Filosofia della Letteratura all’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni recenti: Filosofia della letteratura (Carocci 2013), L’arte di nuotare (Il Nuovo Melangolo 2016), Attesa (Mursia 2016), Significato. Dalla filosofia analitica alle scienze cognitive (con Stefano Caputo, Carocci 2018) e La porta della fantasia (Il Mulino 2019). Per Marietti 1820 ha scritto la nota di lettura a Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby (2019) e ha pubblicato Addio. Piccola grammatica dei congedi amorosi (2020).

Gabriella AiraldiEssere avari. Storia dell’ossessione del possesso  

IN LIBRERIA DAL 2 SETTEMBRE  pagine 176, 18 euro

L’avaro è un individuo meschino, capace di ogni bassezza, insopportabile alla società in cui vive. La sua figura è avvolta in ogni tempo da biasimo e condanna, ironia e disprezzo. Una fisionomia che ha le sue radici nel mito e nelle sue più recenti riscritture: Creso, Euclione, Shylock, Arpagone, Ebenezer Scrooge, Paperon de’ Paperoni, Gordon Gekko. Nomi che si rincorrono nei secoli per disegnare un identikit spregevole. L’opinione comune di una vita che oscilla perennemente tra il vizio e la virtù, in una lotta costante, pone l’avidità, il febbrile desiderio di possedere, alla base del comportamento dell’avaro. Eppure, la vita non è un gioco di estremi e le sfumature sono molte. Avarizia è termine proteiforme, che può indicare diverse cose, in relazione ai tempi e ai luoghi. Quante sono le sembianze dell’avaro? In quanti modi si possono descrivere? E quanti significati racchiude il vocabolo “avarizia”? La questione resta aperta, come accade ai grandi temi di lunga durata.

GABRIELLA AIRALDI, specialista di Storia mediterranea e delle relazioni internazionali, ha insegnato all’Università di Genova e in molte università all’estero. Con Marietti 1820 ha pubblicato Storia della Liguria (2008-2012), Gli orizzonti aperti del Medioevo. Jacopo da Varagine tra santi e mercanti (2017) e Il ponte di Istanbul. Un progetto incompiuto di Leonardo da Vinci (2019).

Roberto PiuminiIl piegatore di lenzuoli Nota di lettura di Milva Maria Cappellini   

IN LIBRERIA DAL 9 SETTEMBRE pagine 136 , 13 euro

Un uomo che di mestiere piega lenzuoli. Una mongolfiera che trasporta sapone e sale. Una valle vicino al Po dalla quale il profumo dei cembri risale i valloni fino alla Francia e all’Occitania. Il sale che matura in spuma nelle vasche di Trapani. Un uomo e una donna in una libreria, un boscaiolo costretto a trasformarsi in boia, un amore prodigioso e doloroso insieme in un giardino pieno di fiori. E una domanda: tornò, Teseo, ad Atene? Lasciò davvero, sugli scogli di Nasso, la malinconica Arianna? Dalla penna raffinata e sorprendente di Roberto Piumini, dieci poemi editi e inediti.

ROBERTO PIUMINI è tra i maggiori scrittori italiani. È stato insegnante, attore, burattinaio e ha scritto libri per ragazzi, testi poetici e romanzi. Ha tradotto i Sonetti e il Macbeth di Shakespeare, il Paradiso Perduto di Milton e l’Aulularia di Plauto. Con Marietti 1820 ha pubblicato Gli sguardi. Sette racconti sulla pittura (2019) e La barba del Manzoni (2020), disponibili anche in eBook.

MILVA MARIA CAPPELLINI ha curato edizioni di autori dell’Ottocento e del Novecento, tra i quali Gabriele d’Annunzio.

Ivan CankarIl servo Jernej e la sua giustizia  A cura di Marina Bidovec  

IN LIBRERIA DAL 16 SETTEMBRE  pagine 178, 18 euro

Il servo Jernej ha lavorato quarant’anni nella fattoria dei Sitar, ma alla morte del padrone viene cacciato dalla proprietà in malo modo. Jernej, nella sua sete di giustizia, pensa ingenuamente di poter esporre il suo caso ai tribunali e persino all’imperatore d’Austria-Ungheria. Ma nessuno, nemmeno il parroco, gli dà la risposta sperata, portando il servo a dubitare anche della giustizia divina.

Tragico è l’epilogo di questo lungo racconto del 1907, il più riuscito del grande scrittore europeo e qui proposto in una nuova traduzione e con un nuovo titolo.

 IVAN CANKAR (1876-1918), tra i maggiori scrittori sloveni, subì  il carcere per la sua propaganda antiaustriaca e vide bruciare dalle autorità ecclesiastiche la raccolta poetica Erotica. Si dedicò alla prosa e al teatro superando le scelte tematiche e ideologiche del naturalismo per affrontare questioni sociali, di costume e spirituali. Il servo Jernej e la sua giustizia è considerato il suo capolavoro.

MARIA BIDOVEC insegna Lingua slovena all’Università di Napoli L’Orientale. Studiosa dello scienziato e scrittore Johann Weichart Valvasor e della ricezione della letteratura slovena nella cultura italiana, è stata insignita nel 2018 del riconoscimento dell’Associazione degli Slavisti sloveni.

Emanuele Luzzati, I colori del tempo. Otto scene di vita ebraica. Testi di Vincenza Maugeri  e Caterina Quareni 

IN LIBRERIA DAL 30 SETTEMBRE pagine 96, 12 euro

Con il suo tratto inconfondibile, arricchito dalla lezione di Chagall e Picasso e dalla lunga esperienza nel mondo del teatro e dell’illustrazione, Emanuele Luzzati riassume in otto scene i luoghi fondamentali della vita ebraica e alcune delle principali festività religiose. La sinagoga – dove gli ebrei si riuniscono per pregare, studiare e discutere – la scuola e il cimitero, disegnano “i colori del tempo” e prendono forma accanto alla celebrazione del matrimonio, a Rosh-ha-shanà, il Capodanno ebraico, a Sukkoth, la festa della capanne – che rievoca i quarant’anni trascorsi dal popolo di Israele nel deserto dopo la fuga dall’Egitto – al Seder di Pesach, la Pasqua, e a Channukkà, la festa delle luci. Conservate al Museo ebraico di Bologna, le otto scene di vita ebraica sono tra le opere di più grandi dimensioni realizzate da Luzzati e compongono un poetico omaggio alla vita quotidiana del popolo del libro.
EMANUELE LUZZATI (1921-2007), scenografo, costumista e illustratore, si diploma all’École des beaux-arts di Losanna, dove si trasferisce da Genova con la famiglia a causa delle leggi razziali. Nel 1947 debutta con la scenografia di Lea Lebowitz di Alessandro Fersen, con il quale fonda la Compagnia del Teatro ebraico. Collabora con i registi Franco Enrìquez, Gianfranco De Bosio, Aldo Trionfo e Luigi Squarzina e viene candidato due volte al Premio Oscar per i film di animazione La gazza ladra e Pulcinella, realizzati con Giulio Gianini. Collaboratore dei principali teatri europei, Luzzati lavora per la prosa, la lirica, il balletto e l’operetta; partecipa alla fondazione de La Borsa di Arlecchino, della Compagnia dei Quattro e del Teatro della Tosse. Nel 2001 viene nominato Grande Ufficiale della Repubblica dal presidente Ciampi. Per Marietti 1820 ha illustrato il libro di Enzo Bianchi Un rabbi che amava i banchetti (1985), giunto alla ventiseiesima ristampa.

Enzo Bianchi, Un rabbi che amava i banchetti. L’Eucaristia narrata ai bambiniIllustrazioni di Emanuele Luzzati 

IN LIBRERIA DAL 23 SETTEMBRE pagine 48, 10 euro

Il libro si iscrive a pieno titolo nell’alta narrativa per l’infanzia con le illustrazioni di un grande artista e scenografo, Emanuele Luzzati, di cui si celebra quest’anno il centenario della nascita. L’idea dei banchetti venne ad Enzo Bianchi nel 1978 quando, trovatosi a dover spiegare l’Eucarestia a quasi un migliaio di bambini, pensò che la via più semplice fosse quella di raccontare  i banchetti ai quali Gesù aveva partecipato.
ENZO BIANCHI fondatore della comunità monastica di Bose, ha vinto nel 2009 il Premio Cesare Pavese con Il pane di ieri (Einaudi). Collabora con la “Repubblica” e con il quotidiano francese “La Croix”. EMANUELE LUZZATI (1921-2007), scenografo, costumista e illustratore, si è diplomato all’École des beaux-arts di Losanna. E’ stato due volte candidato al Premio Oscar per i film di animazione La gazza ladra e Pulcinella.


Traccia corrente

Titolo

Artista

Background