Corehum unisce il peso dell’heavy metal e del rock degli anni Settanta nel singolo “Workday”
Scritto da Davide Macor il 01/06/2021
Corehum porta oggi un panorama differenziato con la dovuta e notevole potenza sonora. Rivivi il rock n roll, riporta indietro gli anni ’70 con tocchi contemporanei.
La band ha un’incredibile versatilità nell’esecuzione di jam, con improvvisazioni rock n roll estremamente puristiche, e variazioni virtuose che rimandano al jazz e alla musica classica.
“Workday” è stato registrato presso lo studio Canto da Coruja a Piracaia, all’interno di San Paolo, e prodotto da Bruno dos Reis, che ha anche partecipato direttamente alla riprogettazione dell’arrangiamento del singolo.
La musica è stata composta nell’ottica dell’assenza di svago giorno dopo giorno, il minimo momento di riposo si riempie di pubblicità o di anestesia mentale, finendo per non accorgersi nemmeno del mondo che gira e quando meno te lo aspetti, giorno dopo arriva il giorno ed è un altro “giorno lavorativo”. Il brano affronta il sentimento apatico di fronte alla vita di tutti i giorni.
La copertina è stata realizzata dall’artista João Churchill (https://www.behance.net/
I testi avevano una raccolta di opere di Charles Chaplin intitolata Workday e che ha un concetto simile, ma riferito al suo tempo, in relazione alla prospettiva presentata dalla musica.
La voce di Adelmo Henrique porta lo sporco dissoluto del rock degli anni Settanta, un mix della densità di Ozzy Osbourne con i potenti alti di Ian Gillan. Marcus Aliano porta visceralmente lo strumento iconico del genere, la chitarra. Gli acuti proclamati da una Gibson SG portano la rinascita di un’eredità costruita oltre 40 anni fa. Leandro Carvalho (basso) ed Ewerton Gonçalves (batteria) completano la band che diventa costante e graduale, combinando elementi di peso e classe delle cucine dell’heavy metal e del rock tradizionale.
Al momento, la band sta lavorando alla produzione e alla registrazione del loro primo album in studio, che presenta un set vigoroso con riferimenti elevati.