Cultura: Miramare modello di gestione virtuosa
Scritto da Davide Macor il 01/05/2021
“Il cambiamento impresso dalla direttrice Andreina Contessa in questi ultimi anni ha rilanciato l’immagine e l’attrattività del museo del Castello di Miramare e del suo parco dopo un periodo segnato dall’abbandono. A lei, e ai suoi collaboratori, il merito principale di aver ridato lustro a uno dei siti culturali più importanti non solo della regione ma d’Italia, facendolo diventare un modello di gestione in ambito museale”. Lo ha detto a Trieste il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso dell’evento realizzato in streaming all’interno del Castello di Miramare intitolato “Miramare 2020 non solo numeri”, moderato dal direttore de Il Piccolo e del MessaggeroVeneto Omar Monastier”. Relativamente all’impegno della Regione, il governatore ha evidenziato il finanziamento di 4 milioni e mezzo di euro destinato alla riqualificazione dell’area di Grignano che consentirà un collegamento attraverso un ascensore con il Parco del Castello. Inoltre è in atto un’interlocuzione tra la Regione e una compagnia di telefonia per dotare il comprensorio di Miramare di un collegamento in fibra al fine di offrire ai visitatori una serie di servizi improntati all’innovazione tecnologica. Nell’occasione Fedriga ha ricordato la capacità visionaria di Massimiliano d’Asburgo che, con un secolo e mezzo di anticipo, mise in atto uno dei punti dell’attuale piano per lo sviluppo sostenibile dell’Onu con la realizzazione di una biosfera unica nel suo genere di cui ancora oggi ne godiamo i benefici in termini ambientali. E proprio sul tema della cultura il governatore ha sottolineato come la Regione sia fortemente impegnata sul fronte del superamento dell’emergenza pandemica per un ritorno alla riapertura delle attività. A tal riguardo Fedriga ha rimarcato l’importanza della campagna vaccinale in atto rivolgendo un appello alle persone appartenenti alle categorie prioritarie di prenotarsi per la somministrazione del vaccino. “Stiamo lavorando – ha concluso il governatore – per dare modo anche al mondo della cultura di poter riprendere in piena sicurezza. Nel caso specifico favorendo la ripresa di quel flusso di turisti, numericamente ed economicamente rilevante, che il Castello di Miramare registrava prima del Covid”.