Vivere la sessualità senza stereotipi: su ARTE in italiano arriva la serie web animata “Libere!”
Scritto da Davide Macor il 03/03/2021
Pubblicità, serie, clip, pornografia, videogiochi, riviste, app: il sesso non è mai stato così onnipresente nel nostro ambiente culturale. Tuttavia sono ancora molti i tabù e gli stereotipi che circondano la sfera sessuale legata al mondo femminile. Proprio con l’obiettivo di scardinarli e di fare una corretta informazione arriva su ARTE in italiano, disponibile in streaming gratuito e sottotitolato in italiano, la serie web di documentari animati “Libere!”, realizzata da Ovidie, autrice e regista specializzata in questioni relative al corpo, femminismo e sessualità, insieme all’attrice e giornalista Sophie-Marie Larrouy, con le illustrazioni di Diglee.
Adattata dal libro di Ovidie e Diglee, Libres! Manifeste pour s’affranchir des diktats sexuels, la serie è costituita da 10 episodi animati, di 4 minuti ciascuno. Con freschezza e umorismo, Ovidie e Sophie-Marie Larrouy sostengono il loro “manifesto femminista”, analizzando stereotipi sia sentimentali che fisici legati all’amore e al sesso, eloquenti tabù ed esempi sociologici: dai presunti benefici dello sperma alla vergogna delle donne di farsi vedere con un assorbente in mano, fino ai consigli generalmente rivolti alle donne per insegnare loro a soddisfare l’eventuale partner maschile. Obiettivo: invitare tutti, le donne in particolare, a liberarsi di questi stereotipi, per cominciare a fare quello che si vuole, come si vuole, soltanto se si vuole.
Realizzata per ARTE e pensata anche per una diffusione sui social network (Youtube, Facebook e Instagram), la serie web punta a coinvolgere in particolare i giovani dai 18 ai 25 anni. “Ho trovato interessante valorizzare il mio lavoro di attivista attraverso la cultura digitale, che rappresenta sia il problema che la soluzione: nei media si parla sempre di più di sesso, che permette di infrangere certi tabù, ma si sta anche mostrando come un generatore di nuovi standard e cliché”, sottolinea la regista Ovidie.
GLI EPISODI DI “LIBERE!”
Sciroppo d’uomo – Buono per la salute, antirughe, antidepressivo? Tutta la verità sui presunti benefici dello sperma.
Codice per embeddare l’episodio:
L’invasione delle dick pic – Dagli schizzi sulle pareti dei bagni pubblici alle dick pic inviate alle sconosciute su Internet, la forma fallica invade l’immaginario collettivo fin dall’infanzia – e, nel caso delle foto mandate sui social, nasconde la volontà di stabilire una dinamica di potere.
Codice per embeddare l’episodio:
Cinquanta sfumature di conservatorismo – Quando è uscito Cinquanta sfumature di grigio, sembrava che il “mommy porn” – letteralmente “porno per mamme” – avrebbe rivoluzionato le nostre pratiche sessuali. A grattare un po’ la superficie, però, ci si accorge che i romanzetti erotici degli ultimi anni non fanno che riprodurre delle dinamiche sessuali conservatrici.
Codice per embeddare l’episodio:
Nascondete quel sangue! – Quello delle mestruazioni è un tabù talmente grande che le donne ancora si vergognano a farsi vedere con un assorbente in mano.
Codice per embeddare l’episodio:
Forever Young – Invecchiare sembra essere la cosa peggiore che può succedere a una donna nelle società occidentali.
Codice per embeddare l’episodio:
Amarsi un po’ – Come ci si aspetta che amiamo il nostro corpo per quello che è mentre siamo bombardati di critiche?
Codice per embeddare l’episodio:
Il sesso in cifre – Aumentano gli studi sulla sessualità – ma possiamo credere ai numeri presentati?
Codice per embeddare l’episodio:
I kissed a girl and I liked it – la bisessualità femminile è sempre più accettabile – perché fa fantasticare gli uomini eterosessuali.
Codice per embeddare l’episodio:
La porta di dietro – I rapporti anali vengono sempre più sdoganati tra le coppie eterosessuali, anche se in alcuni Stati sono addirittura illegali.
Codice per embeddare l’episodio:
Peli di troppo – Non solo magrissime e giovani per sempre – le donne dovrebbero anche avere una vulva liscia come la seta.
Codice per embeddare l’episodio: