Testemonis di piere/Testimoni di pietra
Scritto da Davide Macor il 08/02/2021
I mûrs a sec, che une volte si cjatavin pardut in Friûl e che a son testemonis de sô storie, a son stâts salvâts de estinzion in graciis de costance dai volontaris: al è il câs de zone di Dartigne e Montenârs, dulà che i Comuns e l’Ecomuseu des Aghis di Glemone a coordenin, di sîs agns incà, i cantîrs pe lôr restaurazion e pe conservazion, gratuits e vierts a ducj i apassionâts. A confermâ il valôr universâl di cheste pratiche antighe e je stade la Unesco che e à metût la art dai mûrs a sec te liste dai elements imateriâi declarâts “Patrimoni de umanitât”. Un documentari di Antonia Pillosio de RAI regionâl, al è dedicât ai cantîrs dal paisaç promovûts da l’Ecomuseu. Al vignarâ trasmetût sul canâl 103 dal DDT martars 09.02 aes 22.05, in repliche vinars 12.02 aes 21.55.
I muri a secco, un tempo diffusissimi in tutto il Friuli e testimoni della sua storia, sono stati salvati dall’estinzione grazie alla tenacia dei volontari. È il caso della zona di Artegna e Montenars, dove i Comuni e l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese coordinano da sei anni i cantieri per il loro ripristino e la loro conservazione, gratuiti e aperti a tutti gli appassionati. A sancire il valore universale di questa pratica antica è stata l’Unesco, che ha inserito l’arte dei muri a secco nella lista degli elementi immateriali dichiarati “Patrimonio dell’umanità”. Un documentario della regista della RAI regionale Antonia Pillosio, in lingua friulana, è dedicato ai cantieri del paesaggio promossi dall’Ecomuseo. Sarà trasmesso sul canale 103 del DDT martedì 09.02 alle 22.05, in replica venerdì 12.02 alle 21.55.
I cantieri del paesaggio sono corsi gratuiti aperti alla popolazione e a tutte le persone interessate, che si propongono di fornire ai partecipanti il metodo base e i consigli pratici su come recuperare i muri a secco distribuiti sul territorio. L’attività dei cantieri, condotti negli anni dagli artigiani Gianni Lepore e Tommaso Saggiorato, prevede l’approfondimento delle tecniche di taglio delle pietre, il calcolo dell’angolo di inclinazione del muro e del suo spessore, la costruzione e posa delle calandre, la posa delle pietre di fondazione e l’elevazione del muro. Con i corsi si è consolidata una tradizione di collaborazione tra civici volontari, appassionati, cittadini e istituzioni, che permette di tramandare un’arte antica, accrescere cultura e capacità personali e nel contempo restituire al territorio una parte della propria storia.