Cividale del Friuli diventa Comune Turistico e Città d’arte
Scritto da Davide Macor il 22/01/2021
Grande soddisfazione in Comune per la recente lettera con cui l’Assessore regionale alla cultura Tiziana Gibelli comunica il riconoscimento di Cividale del Friuli quale Comune turistico e Città d’arte e ciò grazie alla presenza in città di un sito regionale culturale UNESCO.
Entrata in vigore lo scorso 7 gennaio, la L.R. n. 25/2020 all’art. 6, comma 1, dispone che “I Comuni nel cui territorio insiste un sito regionale culturale UNESCO, ai sensi della legge regionale 25 luglio 2019, n. 11 (Misure di sostegno a favore del patrimonio regionale inserito nella lista del patrimonio mondiale posto sotto la tutela dell’UNESCO), sono riconosciuti Comuni turistici e Città d’arte, ai fini dell’applicazione della relativa normativa nazionale o regionale”.
Tale riconoscimento, previsto dalla suddetta normativa regionale, si inserisce quale ulteriore sostegno per garantire la massima conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale sito sul territorio regionale e posto sotto la tutela dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO).
Il sindaco Daniela Bernardi commenta la notizia con grande soddisfazione: “Questo riconoscimento significa molto per la città e premia il lavoro di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico-architettonico portato avanti da tutti gli Enti che a Cividale gestiscono eccezionali beni culturali tutelati dall’Unesco. Rappresenta un’ulteriore occasione di sviluppo turistico ed economico per la nostra comunità”.
Anche l’assessore al turismo Giuseppe Ruolo plaude questo risultato: “Ho appreso la notizia con grande entusiasmo; questo è un riconoscimento di tutto il lavoro fatto negli anni a partire dall’amministrazione Vuga e da quella Balloch. Questo risultato ci responsabilizza ancor di più nel trovare le giuste strategie da mettere in campo per valorizzare maggiormente la città in sinergia con l’amministrazione Regionale e con tutti gli enti a ciò preposti”.