Autovie: risultati monitoraggio ambientale primo lotto terza corsia (Quarto d’Altino – San Donà di Piave)
Scritto da Davide Macor il 13/11/2020
L’Osservatorio del Paesaggio della Provincia Autonoma di Trento ha istituito il Premio “Giulio Andreolli Fare Paesaggio” per sostenere la salvaguardia e la gestione del paesaggio alpino, come indicato dalla Convenzione Europea del Paesaggio. Il Premio, a cadenza triennale, consiste in una Selezione di opere, progetti e iniziative realizzati nel territorio definito dalla Convenzione delle Alpi, che sappiano esprimere obiettivi di elevata qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale, quali strumenti di programmazione, iniziative gestionali, interventi di architettura del paesaggio e azioni culturali.
La Selezione, aperta al contesto alpino europeo, è finalizzata a valorizzare esperienze che si siano distinte per i caratteri innovativi e l’efficacia durevole delle azioni proposte, per la qualità tecnico scientifica ed estetica e per il propositivo ruolo degli enti promotori e della committenza. Nell’ambito della seconda edizione del Premio – sezione tematica cultura, educazione e partecipazione – l’Ecomuseo delle Acque ha ottenuto la menzione di qualità per il progetto “Un futuro per i roccoli di Montenars”. La soddisfazione è doppia, perché il regista Michele Trentini è stato segnalato con la menzione speciale per il progetto “Paesaggio alpino e uomo: un nuovo sguardo cinematografico”, costituito da una serie di otto documentari di cui fa parte “Latte Nostro”, film sui caseifici turnari di Campolessi e Peio coprodotto dall’Ecomuseo. La cerimonia di premiazione si è svolta online il 12 novembre.
Le motivazioni della giuria. «Il progetto “Un futuro per i roccoli di Montenars” mette in campo efficacemente azioni di studio e documentazione su un patrimonio paesaggistico di grande interesse, gestite nel contesto di forme attive di coinvolgimento della comunità locale che così si è riappropriata di un bene comune. Alla già meritevole iniziativa volta allo studio e alla documentazione dei roccoli, si è affiancata la gestione di un percorso partecipato di condivisione sociale dal quale sono uscite proposte e strategie per la gestione futura di questi luoghi così preziosi».