DA DOMANI INIZIA MEDIOEVO A VALVASONE – EDIZIONE 2020
Scritto da Davide Macor il 03/09/2020
Nell’antica Valvasone (tra Pordenone e Udine in Friuli Venezia Giulia), uno dei Borghi più belli d’Italia, tutto è pronto per la 28esima edizione delle rievocazione Medioevo a Valvasone che si svolgerà dal 4 al 6 settembre 2020, organizzata dal Grup Artistic Furlan con il patrocinio del Comune di Valvasone Arzene, il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli e con il contributo di E.ON, Despar Nordest, Friulovest Banca e Transghiaia.
Ad ispirare l’intera edizione 2020 di Medioevo a Valvasone e la rappresentazione teatrale a cielo aperto sarà il Friuli, la storia del suo Patriarcato, che fu uno Stato indipendente durante il Medioevo, e di uno dei suoi personaggi più illustri: il Patriarca Bertrand di Saint Geniès. Saranno rispettate tutte le prescrizioni sanitarie anti Covid-19 ma si cercherà lo stesso di dare ai visitatori il piacere di un tuffo nel passato. Non mancheranno infatti, i momenti tradizionali come la cena medievale a lume di candela (che quest’anno si svolgerà il venerdì sera e che ha già visto prenotati tutti i posti disponibili), la fiera medievale con artigiani alle prese con antichi mestieri, gli spettacoli itineranti, il cortile degli animali, il brolo armato e le taverne con i sapori dell’Età di Mezzo. In questa edizione, per garantire ai visitatori di vivere la manifestazione in totale sicurezza, gli accessi saranno contingentati. Si potrà acquistare il biglietto direttamente alle casse durante l’evento, tutte le informazioni sul sito medioevoavalvasone.it.
Sarà, infatti, una manifestazione particolarmente attenta alla attuale situazione, nel rispetto più rigoroso delle norme che garantiscano un elevato livello di sicurezza.
“Ci saremo e ci saremo anche in sicurezza – ha affermato Sandra Bono, presidente del Grup Artistic Furlan -. Quest’anno per noi il lavoro è stato doppio, oltre al lavoro di organizzazione logistica e sul programma, c’è stata una lunga preparazione per mettere in sicurezza la manifestazione. Una attenzione dovuta in quest’epoca di Coronavirus e che siamo stati felici di portare a termine anche grazie ai nostri tanti volontari, perché sarebbe stato davvero un peccato rimandare l’edizione 2020 al prossimo anno. Un grazie anche all’Azienda Sanitaria e alla Prefettura per il sostegno e l’aiuto. E possiamo dire che tanto impegno sta già venendo ripagato, infatti sono già andati esauriti in pochi giorni i biglietti per la cena Medievale di venerdì sera e in tantissimi hanno già prenotato il proprio ingresso alla manifestazione. Un segnale che ci fa credere di aver fatto la scelta giusta”.
“Il Grup Artistic Furlan ha lavorato tutta l’estate – ha aggiunto il sindaco Markus Maurmair – per rendere possibile questo traguardo: un impegno non semplice ma che permette una ripartenza dopo le settimane dure dell’emergenza che come comunità abbiamo affrontato la scorsa primavera. Come amministrazione abbiamo affiancato il Grup Artistic Furlan trovando la condivisione delle autorità di pubblica sicurezza, in primis Prefettura e Questura, recependo le indicazioni dell’Azienda sanitaria il cui interesse conferma l’attenzione a tutti gli aspetti per garantire una manifestazione in sicurezza. Siamo grati a coloro che voglio bene a questa evento e, in particolare, i suoi volontari che hanno lavorato come matti anche quest’anno dando dimostrazione di vero attaccamento a una delle iniziative che garantiscono visibilità a Valvasone Arzene. La scelta di procedere con ponderazione e di non annullare la rievocazione rappresenta un segnale per il tessuto economico locale ma anche per l’intera collettività: in questo momento storico abbiamo bisogno di comprendere che con il virus dobbiamo convivere, tanto più quando vogliamo aprire le scuole, e anche per non lasciarci prendere dalla rassegnazione superando le nostre paure”.
Confermata la parte di ricerca storica con la presentazione di Ludus Bertrandi con il racconto della vita e della morte del patriarca Bertrando. “Ludus Bertrandi è, prima di tutto, uno straordinario testo drammatico scritto da Angelo Floramo attorno alla figura del patriarca Bertrando – ha raccontato il regista Luca Altavilla – L’episodio di Valvasone metterà al centro il viaggio del patriarca morente su un carro, dopo l’agguato della Richinvelda. È un racconto di grande forza visionaria e mistica, dove l’autore porta la lingua agli esiti più estremi. La messa in scena non prevede appuntamenti preordinati, ma le scene dello spettacolo appariranno durante la rievocazione, proprio come accadeva nell’antico teatro diffuso medievale”.
Per quanto riguarda la sicurezza, dopo il via libera della Prefettura, è arrivato anche quello dell’Azienda Sanitaria. “Dare un segnale alla popolazione di serenità – ha spiegato Carlo Bolzonello, dirigente del Dipartimento Prevenzione dell’Azienda Sanitaria – diventa da parte nostra un d’obbligo anche per la riapertura delle scuole tra pochi giorni. Da parte nostra c’è sempre grande attenzione affinché tutte le disposizioni siano rispettate prima, durante e dopo la rievocazione ma contiamo anche sulla collaborazione delle forze dell’ordine che in questi mesi hanno fatto un grande lavoro di monitoraggio sull’applicazione delle norme”.
Fondamentale anche il contributo dei sostenitori della rievocazione.
Per Giuseppe Morandini, presidente della Fondazione Friuli, che la rievocazione sia possibile anche in questo momento è un segnale importante per l’intero borgo di Valvasone e per il territorio friulano. Il progetto del Teatro dei Misteri assume nel tempo un valore crescente, valorizzando la cultura e il teatro medievale, coinvolgendo più territori, coniugando interpreti e autori di prim’ordine, per questo il nostro sostegno si rinnova anno dopo anno.
Lino Mian, presidente di Friulovest Banca sponsor fin dagli esordi di Medioevo a Valvasone, ha sottolineato come la manifestazione sia fondamentale per questo territorio in cui l’istituto di credito cooperativo ha una presenza capillare, una vicinanza ancora più forte in questo 2020 visto che Friulovest Banca ha attivato il sostegno alla rievocazione attraverso l’art bonus nazionale stabilito dal Governo.
Luca Franzoni, Director Sales Commodity & Operations di E.ON Italia, ha sottolineato come la rievocazione valvasonese, manifestazione di qualità che si svolge in uno dei borghi più belli d’Italia, esprima valori per E.ON molto importanti quali il rispetto per il territorio e per l’ambiente, in virtù dei quali il sostegno è stato riconfermato.
Per Tiziana Pituelli, responsabile marketing di Despar Nordest, valori come tradizione, cibo e territorio presenti nella rievocazione valvasonese, sono fondamentali anche per Despar ed è per questo che è stato scelto di rinnovare anche quest’anno il sostegno a Medioevo a Valvasone.
Calendario completo su www.medioevoavalvasone.it
MAGICA ATMOSFERA – Tutto a Valvasone è vero Medioevo, dagli abiti agli strumenti musicali, dalle danze alla guerra. Tra lo scintillio delle armi e delle armature e i broccati preziosi, tra vesti povere e il fascino degli antichi mestieri, accompagnati dallo scorrere rassicurante della roggia del mulino, rincorsi dai profumi delle taverne e dalle risa del vino fino a tarda notte. IL TEMA – Il tema dell’edizione 2020 sarà “Terra Mea”, un tema nato dalla necessità di far riscoprire la storia friulana e i suoi grandi personaggi del passato, e di coinvolgere maggiormente i corregionali nell’organizzazione della manifestazione: volontari, artigiani, artisti. Dopo aver affrontato Giovanna d’Arco e il suo tormento, Marco Polo e i suoi viaggi, Dante e l’immaginario della Divina Commedia, cioè temi di grande portata e che raccontano il Medioevo nei suoi aspetti più distintivi, nella prossima edizione si rientrerà in contatto con la storia medievale della nostra terra: le vicende del Patriarcato e i suoi protagonisti, in particolare quelli della prima metà del trecento, periodo che è stato scelto tradizionalmente per definire il segmento temporale di riferimento della Rievocazione storica. Un’epoca che è caratterizzata anche dal diffondersi del morbo della peste che vede gli uomini del tempo affrontare difficoltà sanitarie simili a quelle che stiamo vivendo oggi. In quell’epoca il patriarcato è retto dal beato Bertrando di San Genesio ed è su questo personaggio, tra i più significativi dell’età di mezzo friulana, si concentrerà lo spettacolo principale offerto ai visitatori. Tutto, dallo spettacolo principale, al menù della cena medievale, alla scelta delle animazioni e alla caratterizzazione degli allestimenti scenografici nel borgo sarà ispirato alle vicende della nostra terra, del Patriarcato e della vita di beato Bertrando di San Genesio.
IL TEATRO DEI MISTERI – Un episodio di Ludus Bertrandi, lo spettacolo appartenente al ciclo del Teatro dei Misteri che quest’anno è stato itinerante nei luoghi del Friuli, prenderà vita proprio tra le vie del borgo valvasonese. Il primo episodio si è tenuto a San Giorgio della Richinvelda, proposto in video perché in quel periodo, il 6 giugno, data della morte di Bertrando, non era ancora consentito lo spettacolo dal vivo, un altro episodio è stato registrato a Cividale del Friuli, anch’esso in video, sarà diffuso dopo la manifestazione.
“L’atto del dramma scritto da Floramo per Valvasone è traboccante – ha spiegato il regista Luca Altavilla -, un racconto di grande forza visionaria e mistica, in cui l’autore porta la lingua agli esiti più estremi. Ogni messa in scena di un testo drammatico si adegua allo spazio e al tempo concesso. Sono limiti ovvi, che nella situazione che stiamo vivendo sembrano eccezionali, tuttavia si è voluto guardare alle limitazioni come a un’opportunità creativa. Abbiamo cesellato brevi quadri all’interno del racconto del percorso del carro con il patriarca morente, stazioni fisse di una sacra rappresentazione, come i bassorilievi dell’arca marmorea del beato Bertrando conservata al museo del Duomo di Udine. Le repliche di questi quadri non avranno appuntamenti preordinati, ma le scene dello spettacolo appariranno senza preavviso durante la rievocazione, proprio come accadeva nel teatro diffuso medievale”.
Il dramma, scritto da Angelo Floramo per la regia di Luca Altavilla, vede tra i protagonisti Gabriele Benedetti, Fabiano Fantini, Aida Talliente, Pietro Pilla, Sandro Carpini, ornati a cura di Luigina Tusini. Lo spettacolo verrà proposto nelle tre giornate di festeggiamenti, dopo il tramonto in piazza Castello.
LA CENA MEDIEVALE – Per questa edizione la cena medievale si terrà eccezionalmente nella serata di venerdì 4 settembre. I posti sono già tutti esauriti. A ospitare la magnifica tavolata sarà il bellissimo chios tro dell’ex Convento dei Frati Servi di Maria, per l’occasione ornato a festa e illuminato dalla calda luce di centinaia di candele. Tra le portate il “porco fumato” e frutta caramellata, la zuppa di ceci e zucchine, un “brazato speziato” con crostone di pane e cacio e a conclusione del banchetto, l’immancabile dolce. Le tavole del banchetto saranno apparecchiate in modo da consentire il distanziamento fisico.