Infrastrutture: Pizzimenti, Regione supporta Ufficio scolastico
Scritto da Davide Macor il 24/06/2020
“L’Amministrazione regionale sta supportando
l’Ufficio scolastico regionale con un monitoraggio puntuale sulla
situazione degli edifici, aula per aula, insieme alla Protezione
civile, in attesa che il comitato scientifico nominato dal
ministero competente fornisca indicazioni e linee di orientamento
per la riapertura delle scuole a settembre”.
Lo ha indicato l’assessore alle Infrastrutture e Territorio del
Friuli Venezia Giulia, Graziano Pizzimenti, in risposta
all’interrogazione di alcuni consiglieri regionali sui temi
dell’edilizia scolastica nella fase emergenziale da Covid-19.
“Dall’anagrafe dell’edilizia scolastica regionale sono già stati
estratti i dati relativi al numero delle classi e dei metri
quadri per classe, rapportato ai numeri degli studenti presenti –
ha informato – ed è stato predisposto il Piano per aumentare la
connettività delle scuole a valere su risorse Fsc e su incarico
del Comitato interministeriale per la Banda ultra larga”.
Pizzimenti ha ribadito come “le problematiche dovute
all’emergenza epidemiologica sono note ma è necessario attendere
le linee guida nazionali in merito al rientro a scuola a
settembre. La Regione ha già previsto con il nuovo Programma
dell’edilizia scolastica 2020-2022, in approvazione in Giunta,
con riferimento al canale contributivo per gli interventi urgenti
e indifferibili (Fondo regionale per l’edilizia scolastica), di
dare priorità a quelli necessari alla riapertura delle scuole a
seguito del Covid-19″.
“Per le scuole superiori, inoltre, così come previsto dalla norma
regionale 24/2019 – ha proseguito – i presidi possono richiedere
un contributo massimo di 7.500 euro per gli acquisti di beni di
consumo e piccole manutenzioni che possono ricomprendere quanto
necessario non solo per la riapertura delle scuole a settembre,
ma anche per lo svolgimento degli esami di maturità”.
“È in fase di studio – ha informato ancora Pizzimenti – la
possibilità di reperire spazi aggiuntivi per lo svolgimento in
presenza delle attività scolastiche del prossimo anno 2020/21,
laddove dal confronto con i sindaci e i dirigenti scolastici
emergesse che le aule non ordinarie, ad esempio laboratori, atri,
biblioteche, aule speciali, non fossero sufficienti a coprire gli
spazi in rapporto agli alunni frequentanti l’edificio”.
L’esponente della Giunta Fedriga ha ricordato anche
l’assegnazione diretta dei fondi da parte del Ministero ai
presidi per il supporto alla riapertura e il prossimo bando
ministeriale, atteso in questi giorni, per erogare fondi agli
enti locali per l’edilizia leggera.
Pizzimenti ha sottolineato che la Regione partecipa ed è
impegnata con i rappresentanti regionali delle direzioni
Istruzione, Infrastrutture, Salute e Protezione civile nel Tavolo
permanente con funzioni di supporto alle decisioni delle
istituzioni scolastiche per gli esami di Stato e l’avvio
dell’anno scolastico 2020/2021. Al tavolo, istituito dall’Ufficio
scolastico regionale (Usr), partecipano anche la Protezione
civile del Friuli Venezia Giulia, la Croce Rossa e le
organizzazioni sindacali della scuola.
In sinergia con l’Usr, ha fatto inoltre sapere Pizzimenti, la
Regione intende costituire un tavolo per la valutazione delle
problematiche legate ai trasporti degli studenti “per supportare
le istituzioni scolastiche del territorio nell’attuazione delle
linee guida nazionali e per monitorare la situazione”.
L’esponente della Giunta Fedriga ha anche riferito sulle riunioni
online svolte dall’assessorato all’Istruzione con tutti i presidi
delle istituzioni scolastiche e tutti i Comuni “con lo scopo – ha
chiarito – di garantire le operazioni e la sicurezza nei luoghi
di lavoro per gli alunni e il personale, al fine di prevenire
situazioni di criticità”.
Pizzimenti ha ricordato lo stanziamento dello Stato di 331
milioni di euro con l’obiettivo di supportare l’attività
didattica per il nuovo anno scolastico. Si tratta di risorse che
sono state già assegnate alle istituzioni scolastiche.
L’assessore ha poi riferito sul trasporto pubblico degli
studenti, che deve tenere conto della distanza, individuata dal
Ministero, di un metro da bocca a bocca “questo significa che le
scuole non dovrebbero avere bisogno di spazi particolarmente ampi
e quindi si prevede il rientro contemporaneo di tutti gli
studenti; sarà dunque necessario mettere a disposizione un
numero di autobus e corriere superiore rispetto a quello previsto
oggi”.
Per dare una risposta puntale, ha comunicato Pizzimenti, è
prevista la divulgazione di un questionario ai presidi degli
istituti scolastici superiori così da avere una situazione del
numero degli studenti iscritti con luogo di partenza e di
destinazione e specifica del mezzo utilizzato dall’allievo.
“Fatta questa ricognizione – ha concluso Pizzimenti – avremo il
quadro complessivo delle necessità di trasporto pubblico
scolastico per trovare le soluzioni più adatte”.Trieste, 24 giu – “L’Amministrazione regionale sta supportando
l’Ufficio scolastico regionale con un monitoraggio puntuale sulla
situazione degli edifici, aula per aula, insieme alla Protezione
civile, in attesa che il comitato scientifico nominato dal
ministero competente fornisca indicazioni e linee di orientamento
per la riapertura delle scuole a settembre”.
Lo ha indicato l’assessore alle Infrastrutture e Territorio del
Friuli Venezia Giulia, Graziano Pizzimenti, in risposta
all’interrogazione di alcuni consiglieri regionali sui temi
dell’edilizia scolastica nella fase emergenziale da Covid-19.
“Dall’anagrafe dell’edilizia scolastica regionale sono già stati
estratti i dati relativi al numero delle classi e dei metri
quadri per classe, rapportato ai numeri degli studenti presenti –
ha informato – ed è stato predisposto il Piano per aumentare la
connettività delle scuole a valere su risorse Fsc e su incarico
del Comitato interministeriale per la Banda ultra larga”.
Pizzimenti ha ribadito come “le problematiche dovute
all’emergenza epidemiologica sono note ma è necessario attendere
le linee guida nazionali in merito al rientro a scuola a
settembre. La Regione ha già previsto con il nuovo Programma
dell’edilizia scolastica 2020-2022, in approvazione in Giunta,
con riferimento al canale contributivo per gli interventi urgenti
e indifferibili (Fondo regionale per l’edilizia scolastica), di
dare priorità a quelli necessari alla riapertura delle scuole a
seguito del Covid-19″.
“Per le scuole superiori, inoltre, così come previsto dalla norma
regionale 24/2019 – ha proseguito – i presidi possono richiedere
un contributo massimo di 7.500 euro per gli acquisti di beni di
consumo e piccole manutenzioni che possono ricomprendere quanto
necessario non solo per la riapertura delle scuole a settembre,
ma anche per lo svolgimento degli esami di maturità”.
“È in fase di studio – ha informato ancora Pizzimenti – la
possibilità di reperire spazi aggiuntivi per lo svolgimento in
presenza delle attività scolastiche del prossimo anno 2020/21,
laddove dal confronto con i sindaci e i dirigenti scolastici
emergesse che le aule non ordinarie, ad esempio laboratori, atri,
biblioteche, aule speciali, non fossero sufficienti a coprire gli
spazi in rapporto agli alunni frequentanti l’edificio”.
L’esponente della Giunta Fedriga ha ricordato anche
l’assegnazione diretta dei fondi da parte del Ministero ai
presidi per il supporto alla riapertura e il prossimo bando
ministeriale, atteso in questi giorni, per erogare fondi agli
enti locali per l’edilizia leggera.
Pizzimenti ha sottolineato che la Regione partecipa ed è
impegnata con i rappresentanti regionali delle direzioni
Istruzione, Infrastrutture, Salute e Protezione civile nel Tavolo
permanente con funzioni di supporto alle decisioni delle
istituzioni scolastiche per gli esami di Stato e l’avvio
dell’anno scolastico 2020/2021. Al tavolo, istituito dall’Ufficio
scolastico regionale (Usr), partecipano anche la Protezione
civile del Friuli Venezia Giulia, la Croce Rossa e le
organizzazioni sindacali della scuola.
In sinergia con l’Usr, ha fatto inoltre sapere Pizzimenti, la
Regione intende costituire un tavolo per la valutazione delle
problematiche legate ai trasporti degli studenti “per supportare
le istituzioni scolastiche del territorio nell’attuazione delle
linee guida nazionali e per monitorare la situazione”.
L’esponente della Giunta Fedriga ha anche riferito sulle riunioni
online svolte dall’assessorato all’Istruzione con tutti i presidi
delle istituzioni scolastiche e tutti i Comuni “con lo scopo – ha
chiarito – di garantire le operazioni e la sicurezza nei luoghi
di lavoro per gli alunni e il personale, al fine di prevenire
situazioni di criticità”.
Pizzimenti ha ricordato lo stanziamento dello Stato di 331
milioni di euro con l’obiettivo di supportare l’attività
didattica per il nuovo anno scolastico. Si tratta di risorse che
sono state già assegnate alle istituzioni scolastiche.
L’assessore ha poi riferito sul trasporto pubblico degli
studenti, che deve tenere conto della distanza, individuata dal
Ministero, di un metro da bocca a bocca “questo significa che le
scuole non dovrebbero avere bisogno di spazi particolarmente ampi
e quindi si prevede il rientro contemporaneo di tutti gli
studenti; sarà dunque necessario mettere a disposizione un
numero di autobus e corriere superiore rispetto a quello previsto
oggi”.
Per dare una risposta puntale, ha comunicato Pizzimenti, è
prevista la divulgazione di un questionario ai presidi degli
istituti scolastici superiori così da avere una situazione del
numero degli studenti iscritti con luogo di partenza e di
destinazione e specifica del mezzo utilizzato dall’allievo.
“Fatta questa ricognizione – ha concluso Pizzimenti – avremo il
quadro complessivo delle necessità di trasporto pubblico
scolastico per trovare le soluzioni più adatte”.