Agricoltura: Piccin (FI), caccia cinghiale no limits a tutela campagne
Scritto da Davide Macor il 11/06/2020
“I cinghiali continuano a devastare le nostre campagne, problema acuitosi nel periodo di lockdown, ed è per questo che ho presentato un emendamento volto a estendere a tutto l’anno la caccia di selezione per il solo cinghiale, ritirandolo a fronte dell’impegno dell’assessore Zannier di lavorare insieme a una legge organica in materia”. Lo afferma in una nota la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia), evidenziando come “la Regione Lombardia ha già provveduto, il 26 maggio, a modificare nello stesso modo la norma corrispondente a quella del Friuli Venezia Giulia in merito all’esercizio della caccia di selezione per particolari prelievi di fauna selvatica che, nella nostra regione, consente la caccia selettiva al cinghiale soltanto dal 15 maggio al 15 gennaio. Rileviamo l’urgenza di estendere la caccia a tutto l’anno per porre un freno alla sempre più marcata proliferazione di cinghiali: non si contano, ormai, gli appelli di agricoltori danneggiati quest’anno, soprattutto nel periodo di lockdown dettato dall’emergenza Coronavirus, quando la circolazione di questi animali nel territorio si è fatta ancora più libera”. “Ho ritirato l’emendamento – puntualizza la forzista – accogliendo le osservazioni dell’assessore e l’impegno alla stesura di una norma regionale sulla caccia che contempli la misura proposta e altre che aggiornino il quadro normativo del settore. Occorre fare presto, iniziando subito a lavorare per portare la norma in Aula entro l’anno”. Piccin era stata anche prima firmataria della proposta di legge nazionale 9, approvata a larga maggioranza dal Consiglio regionale Fvg e trasmessa al Parlamento con l’obiettivo di modificare l’articolo 19 della legge quadro del 1992, sempre intendendo prevenire i danni causati dalla fauna selvatica, in particolare dai cinghiali, facendo in modo che ci si possa avvalere anche dei cacciatori soci delle riserve di caccia nell’attuazione dei piani di abbattimento. “Questa proposta – conclude la consigliera – è rimasta sinora nei cassetti romani nonostante gli allarmi lanciati in tutta Italia: il Governo giallorosso dimostra così di disinteressarsi di un problema che attanaglia il settore agricolo, ma che attiene anche alla sicurezza della viabilità e dei cittadini”.