Coronavirus: Riccardi, 9600 volontari con Prot. civile per emergenza
Scritto da Davide Macor il 02/06/2020
Oltre 9.600 persone, appartenenti a 215 Gruppi
comunali di Protezione civile e a una ventina di associazioni del
Terzo settore, impegnate nei due mesi dell’emergenza in un lavoro
svolto sul territorio a supporto dei cittadini. Questa la forza
messa in campo dal volontariato di protezione civile del Friuli
Venezia Giulia, come risulta dai registri assicurativi
quotidianamente aggiornati dalla Sala operativa di Palmanova.
Lo ha comunicato oggi il vicegovernatore con delega alla
Protezione civile, Riccardo Riccardi.
Molteplici, come ha spiegato lo stesso Riccardi, sono le attività
logistiche di assistenza alla popolazione che vedono ancora
operativi i volontari, i quali in molti casi hanno operato
ininterrottamente fino a 60 giorni (limite questo ammesso in via
straordinaria solo nelle emergenze di livello nazionale).
In ogni comune l’operatività ha seguito le linee guida emanate
dalla Protezione civile regionale, sotto la responsabilità dei
sindaci e la guida dei Coordinatori dei Gruppi comunali.
Un importante contributo a questo enorme impegno è arrivato, come
ha sottolineato il vicegovernatore, dalle tante realtà
associative di volontariato presenti sul territorio e dal
volontariato civico comunale, mentre gli stessi Gruppi comunali
di protezione civile hanno registrato l’adesione temporanea di
oltre 1200 volontari occasionali iscritti per le attività
Covid-19.
Avviata la fase 2 con la ripresa delle varie attività lavorative,
come ha osservato Riccardi, l’indicazione ora è quella di un
progressivo rientro alla normalità, anche in considerazione della
necessità di recuperare le energie e tenersi pronti per altre
possibili emergenze tra quelle che con maggiore frequenza vedono
impegnate le squadre, come il rischio meteo, idrogeologico,
idraulico (specie all’inizio della stagione estiva), oltre al
pericolo legato agli incendi boschivi.
Infine, il vicegovernatore ha inteso rivolgere ai volontari
temporanei un particolare ringraziamento, a cui si accompagna
l’invito a rimanere nel proprio Gruppo, o nella propria
Associazione, iniziando il percorso formativo di preparazione che
la situazione emergenziale ha di fatto sospeso. Un’attività,
quella formativa, imprescindibile per diventare volontari di
protezione civile.