Scritto da Davide Macor il 23/05/2020
“Lo stanziamento di ingenti risorse pubbliche
per la riconversione della Ferriera di Trieste mira non solo alla
salvaguardia dei livelli occupazionali, ivi compresa quella dei
lavoratori con contratti a termine e dei somministrati, ma
all’assunzione di precisi impegni da parte di tutti i soggetti
privati sottoscrittori dell’Accordo di programma sul fronte degli
investimenti e della creazione di nuovi posti di lavoro.”
Lo hanno sottolineato stamane il governatore del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga, e l’assessore al Lavoro, Alessia
Rosolen, intervenendo all’incontro convocato in videoconferenza
dalla Prefettura di Trieste – alla presenza del ministro dello
Sviluppo Economico e delle parti sindacali – sul futuro
dell’impianto siderurgico di Servola.
“L’impegno che ci siamo assunti sin dall’inizio di questo
importante percorso – hanno rimarcato Fedriga e Rosolen – è stato
di addivenire a un Accordo di programma che prevedesse la piena
tutela di tutti i lavoratori, senza distinzioni, e la definizione
delle priorità nel loro reimpiego nelle tre fasi che
caratterizzeranno la transizione del sito da area industriale a
polo logistico.”
“Il ricorso a ingenti somme di denaro pubblico non poteva
tuttavia rendere tale obiettivo sufficiente: ecco perché – hanno
proseguito il governatore e l’assessore – la Regione ha insistito
per inserire nella bozza di Accordo di programma precisi vincoli
per i contraenti affinché, al mantenimento dei livelli
occupazionali, si affiancassero prospettive concrete di sviluppo
economico e lavorativo.”
“Su queste premesse – hanno concluso Fedriga e Rosolen –
riteniamo quindi che possa trovare risposta la richiesta della
Regione di garantire la convergenza tra lavoro, sviluppo e
ambiente: tre obiettivi imprescindibili e inscindibili, ai quali
sono legate crescenti aspettative per il futuro della città di
Trieste e del Friuli Venezia Giulia tutto.”