Rosolen, 6 milioni dal Fondo Sociale per l’emergenza Covid-19
Scritto da Davide Macor il 19/05/2020
Sei milioni di euro dal Fondo Sociale Europeo per interventi straordinari con i quali arginare gli effetti dell’emergenza da Covid-19 e iniettare di liquidità il tessuto sociale e produttivo all’alba della cosiddetta fase 2. Di questi, tre milioni e mezzo di euro serviranno quali incentivi alle imprese per l’assunzione di disoccupati con contratti di lavoro a tempo determinato o a tempo indeterminato e altri due milioni e 400mila euro verranno destinati a investimenti in nuove tecnologie, all’acquisto di dispositivi digitali e alla formazione specializzante. Quest’ultima misura si rivolge a imprenditori e dipendenti, lavoratori autonomi e responsabili amministrativi o soci di cooperative e punta a incentivare e diffondere lo smart working laddove le circostanze siano compatibili con un rapporto di lavoro a distanza. Sono gli interventi illustrati dall’assessore alla Formazione e al Lavoro Alessia Rosolen nel corso del webinair tenutosi questo pomeriggio. “L’emergenza di queste settimane – ha illustrato l’assessore regionale nell’incontro – ci ha indotti a mettere mano al documento “Pianificazione periodica delle operazioni – PPO – Annualità 2019″, approvato dalla Giunta regionale il 22 marzo. Quel piano programmatico prevedeva incentivi alle imprese per l’assunzione di disoccupati e la trasformazione di rapporti di lavoro ad elevato rischio di precarizzazione in rapporti a tempo indeterminato nei riguardi di persone residenti in Friuli Venezia Giulia da almeno 5 anni. Abbiamo scelto di allargare le maglie del provvedimento, riconoscendo l’incentivazione a favore delle imprese anche per assunzioni a tempo determinato legate alla stagionalità e connesse a settori particolarmente colpiti dall’emergenze COVID-19, per sostenere le imprese del territorio regionale nella fase di riavvio delle proprie attività conseguenti alla chiusura determinata dall’esigenza di mettere in campo misure finalizzare a contenere e arginare la diffusione del virus. Questo significa che gli incentivi saranno concessi a ogni tipo di assunzione, sia a tempo determinato che indeterminato, sia per i part time che i lavori stagionali. Gli incentivi sono quindi legati all’assunzione, ovvero a garantire una forma di reddito legato al lavoro alle persone. Per un anno e otto mesi abbiamo puntato sulla stabilità dell’occupazione e sulla congruità della remunerazione: restiamo convinti che quei principi siano la stella polare, ma oggi dobbiamo ridare fiato al mercato del lavoro”. Sullo smart working, l’assessore aggiunge: “L’intervento prevede l’erogazione di un contributo a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi per l’adozione e l’attuazione di piani aziendali di Smart Working. L’obiettivo è favorire l’alleggerimento dei vincoli connessi dalla localizzazione della prestazione lavorativa, lasciando al lavoratore la libertà di scelta, garantendo contestualmente la produttività, il benessere e la tutela della salute. L’emergenza ancora in corso ci ha indotto a immaginare formule lavorative alternative a quelle tradizionali, che sembrano imprescindibilmente legate alla presenza fisica di tutti i lavoratori”. “L’attuale condizione – ha aggiunto Rosolen – responsabilizza anche le posizioni apicali rispetto all’esigenza di garantire il rispetto delle distanze dei protocolli sanitari: lungimiranti investimenti in nuove tecnologie coniugano esigenze sanitarie a un’ottimizzazione dei tempi e, quindi, possono portare a un salto di qualità del lavoro nell’accezione più ampia”. A margine dell’incontro, Rosolen ha aggiornato i dati della cassa integrazione in deroga: “Rispetto ai numeri diffusi questa mattina, c’è un aggiornamento rilevante che mi sembra opportuno e doveroso rendere noto: sono 7mila 359 le domande trasmesse all’Inps complessivamente, 1562 quelle inviate nella sola giornata odierna”.