Coronavirus: Riccardi, per Fase 2 in campo unità crisi multisettoriale
Scritto da Davide Macor il 16/05/2020
“Se il Friuli Venezia Giulia è la Regione con i migliori dati del Nord Italia e può essere considerata zona
a basso rischio è grazie al lavoro di tutti coloro che sono stati
impegnati in prima linea nel contenimento del virus e nel
garantire supporto ai cittadini, ma anche a tutte le persone che
hanno saputo adottare comportamenti corretti e rispettare le
misure adottate per contrastare il Covid-19. Con l’ingresso nella
Fase 2 della gestione dell’emergenza la Regione si doterà di
un’unità di crisi che, oltre alla Salute e alla Protezione
civile, coinvolgerà tutte le altre direzioni regionali, perché le
tematiche del lavoro, dei trasporti, dell’economia e
dell’istruzione diventano elementi fondamentali in
quest’emergenza”.
Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante l’incontro con i
sindaci e i direttori dei distretti sanitari afferenti
all’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale sull’avvio
della Fase 2 della gestione dell’emergenza coronavirus.
Riccardi ha spiegato che “diventano fondamentali la risposta di
tipo economica, che ha risvolti sociali, e il contenimento del
contagio. Dobbiamo quindi rimodulare l’assetto e lo storico
rapporto tra sistema ospedaliero e territoriale, perché nel
graduale ritorno alla normalità gli ambiti e i servizi sociali
dei Comuni diventano essenziali per dare risposte alle nuove
necessità sociali che sono emerse in questi mesi”.
Il vicegovernatore ha spiegato che “fino a quando non sarà
sviluppato un vaccino dovremo abituarci a convivere con il virus,
quindi per evitare un aumento della curva epidemica saranno
fondamentali i comportamenti adottati dalle famiglie, con la
consapevolezza che se dovessero esserci nuovi picchi epidemici,
non sono escluse nuove misure. Oggi il rapporto tra colpiti e
guariti e l’andamento dei nuovi infetti sono decisamente
favorevoli, ma per mantenere la situazione sotto controllo anche
con la riapertura prevista a partire dalla prossima settimana
sarà fondamentale il ruolo giocato dall’uso degli strumenti di
protezione e l’individuazione e isolamento dei casi di Covid-19,
causati soprattutto da soggetti asintomatici. Poi dobbiamo
ripensare il rapporto tra ospedale e territorio, ma anche la
valorizzazione dell’innovazione tecnologica nell’ambito della
medicina generale con la dotazione dei sanitari operanti in quel
campo di strumenti che consentano di verificare la condizione di
pazienti anche da remoto”.
Il vicegovernatore ha spiegato che “la Regione sta già lavorando
alle linee guida e ai protocolli di sicurezza che consentiranno,
quando il quadro normativo nazionale sarà definito, il riavvio
dei servizi educativi a partire dai centri estivi. In questo
quadro avrà un ruolo fondamentale la formazione degli educatori e
delle famiglie, perché l’adozione di comportamenti corretti è
fondamentale, anche se non è possibile avere una certezza
matematica in merito, per evitare lo sviluppo di nuovi focolai di
Covid-19. Un lavoro analogo è in corso per quanto riguarda i
servizi socioeducativi per i minori fragili e già la prossima
settimana potranno essere diffuse delle specifiche linee guida”.