Coronavirus: Riccardi, reagenti e dispositivi essenziali per fase 2
Scritto da Davide Macor il 16/05/2020
“La linea strategica di questa fase di transizione sarà improntata principalmente su un obiettivo: la mitigazione del contagio, il che significa la gestione della riorganizzazione delle attività, da quelle sanitarie a quelle economiche e sociali. Un impegno a cui si deve associare un’adeguata dotazione di reagenti per i tamponi e di dispositivi di protezione (Dpi)”. Lo ha detto oggi il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso della seduta della III Commissione del Consiglio regionale. “La sfida – ha spiegato Riccardi – è quella di operare affinché, a fronte di una modifica delle misure restrittive, l’apertura delle attività sia compatibile con la tenuta del sistema”. Il modello Remanzacco, come ha detto il vicegovernatore, è un’esperienza efficace di tracciamento del contagio da cui partire, “il che – ha ribadito – significa avere una sufficiente disponibilità di reagenti per i tamponi”. La proposta, illustrata dal vicegovernatore e fondata su quanto verrà presentato in sede europea, è quella di coinvolgere il Consiglio regionale nel lavoro di un tavolo di governo politico/tecnico il quale coordinerà i gruppi tematici, composti dai portatori di interesse, costituiti al fine di sviluppare delle linee di intervento in diversi campi, tra i quali: il sistema di sorveglianza, (tracciamento e monitoraggio epidemiologico); i percorsi per la presa in carico del caso positivo; la riorganizzazione dell’offerta ospedaliera e territoriale e ripresa delle attività programmata; la riapertura delle attività lavorative e dei servizi educativi/scolastici; il monitoraggio e contenimento della diseguaglianza sociale (con il ruolo attivo degli enti locali); il fabbisogno e le forniture di dispositivi di protezione individuale all’interno del rapporto con la gestione commissariale nazionale dell’emergenza.