Economia: Bini, Fvg investe per innovare cantieristica e biomedicale
Scritto da Davide Macor il 15/05/2020
“Investire nella competitività di cantieristica e biomedicale, tra i settori strategici per l’economia del Friuli Venezia Giulia, sostenendo due accordi nazionali di innovazione che porteranno a significative ricadute nelle imprese del territorio e nel loro indotto, salvaguardando nel contempo, anche i livelli occupazionali”. Così l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini ha sintetizzato la scelta della Regione di confinanziare due programmi nazionali di ricerca che individuano nuove strategie di sviluppo per i due comparti. L’accordo di innovazione legato alla cantieristica, il cui schema è stato approvato oggi dalla Giunta, lega il Friuli Venezia Giulia al ministero per lo Sviluppo economico (Mise), la Regione Marche e la società Fincantieri, in un programma di investimento finalizzato a potenziare capacità produttiva e innovazione dei processi funzionali dei cantieri navali di Ancona e Sestri Ponente. “L’elemento innovativo – ha spiegato l’assessore – consiste nella rimodulazione e ottimizzazione dei flussi produttivi e nel miglioramento tecnologico dei sistemi di movimentazione e produzione, attraverso elementi di automazione, qualità e sicurezza. Il progetto è rilevante per il Friuli Venezia Giulia perché comporterà l’assunzione di nuove risorse altamente qualificate nell’unità centrale di progettazione di Trieste che gestirà il coordinamento delle attività ed eseguirà la fase propedeutica di studio. Il programma prevede inoltre ricadute occupazionali sull’indotto regionale di settore”. Nel settore biomedicale, lo schema di accordo approvato dalla Giunta riguarda il cofinanziamento di un progetto centrato sulle cellule staminali e denominato H-Steep (Human staminal cell extraction and expansion process) e che coinvolge, con la Regione Friuli Venezia Giulia, il Mise, la Regione Puglia, la società Masmec in collaborazione con la società VivaBioCell, la fondazione Casa Sollievo della sofferenza-Irccs e l’Università di Bari Aldo Moro. L’obiettivo del programma consiste nello sviluppo di un sistema robotico multi-modulare e innovativo in grado di automatizzare tutte le fasi di isolamento, manipolazione ed espansione cellulare di differenti tipologie di cellule staminali per il loro successivo utilizzo per varie applicazioni cliniche, dalla medicina rigenerativa alla terapia cellulare personalizzata. “Anche in questo caso il progetto – ha spiegato Bini – è rilevante per l’occupazione diretta che produrrà, stimata attorno al 10-15 per cento annuo del personale attualmente occupato e che riguarderà figure altamente qualificate come ingegneri, bioingegneri, biotecnologi, biologi, tecnici specializzati, tutte professionalità utili alle operazioni di produzione e di servizio assistenza”. I due programmi genereranno investimenti per 1,2 milioni di euro in Friuli Venezia Giulia tra finanziamenti pubblici e privati e, in questo quadro, la Regione concorrerà coprendo il tre per cento della spesa pubblica preventivata e necessaria a sostenere le attività svolte sul territorio regionale.