Coronavirus: Fedriga, protonterapia al Cro importante per il Paese
Scritto da Davide Macor il 08/05/2020
“Questa nuova struttura, tecnologicamente innovativa per la cura delle neoplasie, sarà importante e centrale non solo per la nostra regione, ma per l’intero Paese. Un risultato che segue il solco della capacità del Cro di Aviano di saper fare ricerca, a cui la Regione ha offerto il maggior supporto possibile”. Lo ha detto oggi ad Aviano il governatore Massimiliano Fedriga che, assieme al vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha partecipato alla cerimonia della firma per la pubblicazione degli atti di gara per la realizzazione della protonterapia. Complimentandosi con i vertici del Centro di riferimento Oncologico di Aviano, Fedriga ha affermato che la presenza odierna dell’Amministrazione regionale vuole rappresentare un segnale di come, in piena sicurezza, l’attività medica e ospedaliera extra Covid possa riprendere garantendo le ordinarie prestazioni ai cittadini. Nell’occasione Fedriga ha anche ringraziato i professionisti e gli operatori del Sistema sanitario regionale per i risultati conseguiti nell’azione di contrasto al contagio da Coronavirus, che pongono il Friuli Venezia Giulia come una delle regioni del Nord che, dati alla mano, ha affrontato meglio l’ondata pandemica. Da parte sua il vicegovernatore ha ricordato come questa della protonterapia del Cro di Aviano sia stata la prima scelta sanitaria che la Giunta guidata da Massimiliano Fedriga ha assunto dal momento del suo insediamento. “Una decisione – ha detto Riccardi – che rafforza le specificità per aumentare la qualità del servizio e rendere ancora più centrale nel panorama nazionale, e non solo, il Cro di Aviano”. Il vicegovernatore ha inoltre sottolineato come, in presenza del Coronavirus, “non è che le altre patologie vadano in ferie. Quindi l’obiettivo diventa quello di rendere compatibile l’emergenza all’ordinarietà delle cure, che devono continuare a essere garantite in condizioni di massima sicurezza”. Tecnicamente, come è stato spiegato dai vertici del Cro, la protonterapia permetterà di intervenire nei trattamenti terapeutici oncologici riducendo in maniera significativa il danno ai tessuti non coinvolti dalla neoplasia, con esiti migliori, rispetto alle attuali tecniche, per la qualità della vita del paziente. La road map prevede nel 2022 la progettazione definitiva, nel 2023 la costruzione dell’opera (che sorgerà nel comprensorio del Cro) e nel 2024 la consegna. Il costo totale del progetto ammonta all’incirca a 32 milioni di euro, di cui quasi la metà a carico dell’Amministrazione regionale.