Legambiente sul caso alberi castello di Udine
Scritto da Davide Macor il 16/04/2020
Bene hanno fatto le 8000 firme a chiedere lo stop all’operazione sul castello e bene ha fatto la soprintendenza a tutelare i cipressi. Lo stop permette di entrare nel merito delle decisioni e di operare i discernimenti tecnici del caso.
L’associazione, in una lettera al sindaco, ribadisce quanto già detto nell’incontro con l’amministrazione del dicembre scorso: l’approccio alla gestione deve essere partecipato e svolto con criteri ecologici perché il verde è un patrimonio della comunità presente e futura., comprensiva della sua biodiversità.
Nel caso del castello, visto che viene proposta nel luogo simbolo, nel genius loci del Friuli, deve essere ben valutato l’impatto sui valori paesaggistici: non si sta infatti costruendo un marciapiede od un tratto fognario. Non si capisce inoltre se l’intervento rientri in un piano più generale di riqualificazione paesaggistica del Castello di Udine (la qual cosa giustificherebbe la notevole somma – 39.000 € – impegnata) oppure si tratti di lavori che si esauriscono con il semplice abbattimento e potatura degli alberi.
I due circoli cittadini, nella lettera ribadiscono pertanto la necessità che prima di qualsiasi intervento, venga avviato un confronto sul piano generale di gestione del verde ed in particolare del colle del Castello (visto l’esistenza di un progetto per una funicolare che avrebbe un impatto molto pesante sul verde) anche con le associazioni del 3^ settore interessate senza dover rincorrere di volta in volta i singoli interventi che suscitano irritazione in molti cittadini.
Nell’ottica della collaborazione l’associazione ha allegato alla lettera al sindaco una ipotesi progettuale per la realizzazione di complessi forestali all’interno del perimetro comunale; la proposta indica un percorso tecnico ed amministrativo per una programmazione a medio e lungo termine del Bosco della Città di Udine.
Si attende ora un segnale da parte dell’amministrazione.