Coronavirus: Rosolen, su istruzione mancanza risposte da Ministero
Scritto da Davide Macor il 07/04/2020
“Dopo settimane di colpevole ritardo, questa mattina si è tenuta una videoconferenza tra il ministro all’Istruzione Lucia Azzolina e gli assessori regionali per un confronto sulla scuola, alla luce di quanto sta verificandosi in queste settimane di emergenza Coronavirus. Ci aspettavamo di dialogare su temi specifici e ricevere risposte precise. Purtroppo l’esito dell’incontro è stato deludente, avvilente e inutile. Il Governo ha scelto di non entrare nel merito dei problemi, propinando una lezione su tematiche sociologiche, liquidando le richieste del territorio con formule molto vaghe. Prendo atto che, a fronte delle difficoltà ministeriali, le Regioni virtuose si confermano trainanti e, alla prova dei fatti, sicuramente più efficienti rispetto al governo nazionale”. Così Alessia Rosolen, assessore regionale all’Istruzione, nell’esprimere “profonda amarezza per l’esito di un confronto atteso con il Ministero che si è rivelato estremamente sconfortante. Avevamo chiesto garanzie rispetto alla validità dell’anno formativo 2019/2020 per percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP), per percorsi di istruzione e formazione professionale (IFTS) e istituti tecnici superiori (ITS) anche in mancanza del raggiungimento del numero minimo di ore previste dalle normative. Sulle materie concorrenti, sul diritto allo studio, sulla programmazione offerta e, naturalmente, sul calendario per l’anno in corso e per il prossimo, non possiamo essere in balia di comunicazioni parziali o, peggio, contraddittorie”. “Abbiamo chiesto – prosegue Rosolen – la detraibilità fiscale dei costi dei libri per tutto il percorso scolastico e per i libri universitari, l’eliminazione, per il periodo dell’emergenza Covid-19, dell’obbligo di tirocinio post lauream per i neo laureati in Medicina, la detraibilità integrale delle rette pagate alle scuole paritarie e ai servizi per l’infanzia e altre richieste molto puntuali. Dei dieci temi posti, non abbiamo ricevuto alcuna risposta”. “Ricordo invece – evidenzia l’esponente dell’esecutivo Fedriga – quanto fatto, in queste settimane, dalla Regione: siamo stati tra i primi a varare le linee guida per la didattica a distanza e stiamo perfezionando un accordo con Insiel per la consegna di pc e dispositivi digitali alle famiglie, con quali garantire il diritto allo studio ai ragazzi nelle condizioni migliori. Con delibera specifica, abbiamo dato il via libera a un investimento da 4 milioni e 700mila euro per assicurare la banda ultra larga al 100% delle scuole superiori, al 58% delle medie, al 48% delle elementari e al 47% delle scuole dell’infanzia del Friuli Venezia Giulia. Abbiamo prorogato i termini per i procedimenti contributivi per contemperare le esigenze di famiglie e scuole, con l’obiettivo preciso di non compromettere l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021 e di non disperdere l’attività già svolta per il 2019/2020 e non conclusa, a seguito della sospensione delle attività tradizionali. Sui programmi Its, in autonomia, abbiamo raggiunto un accordo per non disperdere le attività svolte e riconoscere la validità del percorso effettuato”. L’assessore Rosolen ricorda infine che la Regione ha attinto dal Fondo sociale europeo quasi 19 milioni, tra istruzione, formazione e nuova organizzazione del lavoro, per gestire la profonda rivisitazione dei modelli dell’istruzione in essere. La didattica, infatti, si sta proiettando in una nuova dimensione, con la sostituzione degli spazi scolastici tradizionali con le aule virtuali.