Zalukar, no allarmismo su piccole-medie residenze anziani

“L’allarmismo sulle residenze per anziani di piccole e medie dimensioni è ingiustificato”. È quanto afferma in una nota il consigliere del Gruppo Misto, Walter Zalukar, che fa sapere di avere presentato un’interrogazione alla Giunta regionale “per conoscere i dati esatti e completi sui contagi e i decessi nelle residenze per anziani di Trieste su cui poggiano le affermazioni dell’assessore alla Salute che – scrive Zalukar – sembra attribuire buona parte della responsabilità del mancato contenimento del contagio e i relativi decessi all’inadeguatezza strutturale e organizzativa delle residenze per anziani triestine di piccole e medie dimensioni”. Il consigliere vuole altresì sapere “su quali dati, indicatori e relative rielaborazioni, si fonda la paventata volontà di porre mano alla disciplina riguardante i requisiti delle strutture per anziani. Le dimensioni e la promiscuità di dette strutture – commenta – sembrano ricorrere non di rado nella valutazione negativa dell’assessore sul loro operato di fronte all’emergenza pandemica”. L’esponente del Gruppo Misto fa inoltre notare che “quelle di piccole e medie dimensioni sono, nella realtà triestina, la grande maggioranza delle strutture operanti e, da quanto è emerso fino ad ora, proprio queste si sono rivelate le meno toccate dal contagio, mentre quelle di più grandi dimensioni quali Itis, Emmaus e Casa Bartoli sono state le prime a essere interessate dal contagio, sembrerebbe in modo importante, fin dal 7 marzo”. “L’uso del condizionale è dovuto alla carenza di informazioni complete e puntuali dei dati relativi all’epidemia” avverte il consigliere, sottolineando come “non si possa trascurare che, per quanto noto, l’unica casa di riposo promiscua a essere fortemente colpita dal contagio è stata La Primula, ma sembra che la situazione non ottimale della stessa fosse a conoscenza di Asugi già mesi prima del tragico epilogo”. “Ritengo – conclude Zalukar – che le affermazioni dell’assessore, proprio perché autorevoli di per sé, dovrebbero essere fondate su dati certi e verificabili. Dette affermazioni, infatti, al momento non sembrano poggiare su riscontri verificabili, rischiando di ingenerare allarmism, in particolare nelle famiglie degli ospiti di strutture di piccole e medie dimensioni”.