Zalukar, III Comm faccia luce su troppi infetti a Cattinara
Scritto da Davide Macor il 23/04/2020
“È imperativo fare piena luce su cosa sta succedendo all’ospedale triestino di Cattinara, perciò ho coinvolto altri sette consiglieri regionali per condividere la richiesta di convocare con la massima urgenza la III Commissione competente in materia di sanità”. Lo fa sapere in una nota Walter Zalukar, componente del gruppo Misto in Consiglio regionale. “A Cattinara il contagio si è diffuso a macchia di leopardo, infettando più reparti, numerosi pazienti e operatori sanitari di cui solo ora si conosce il numero, che è assai elevato: almeno 150 infetti e ben 1.300 in sorveglianza attiva, cioè 1.300 sanitari hanno avuto almeno un contatto con un paziente infetto senza adeguata protezione e potrebbero essersi infettati a loro volta. Un numero enorme”. Per Zalukar, la notizia che tutto sarebbe dipeso da due tamponi risultati falsamente negativi non regge. “E neppure sembra corrispondere al vero l’asserita tempestività delle misure di isolamento e sanificazione, che in realtà sono avvenute con una settimana di ritardo, ovvero giovedì scorso 16 aprile, mentre i pazienti infetti sono stati scoperti venerdì 10 aprile, ma è stato tutto tenuto nascosto, anche ai pazienti che venivano dimessi e rientravano ignari in famiglia (ci sono riscontri oggettivi in merito), mentre si continuava a ricoverare nel reparto infetto”. “Perciò – spiega ancora il consigliere del Misto – ho chiesto che la III Commissione consiliare convochi al più presto il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi), Antonio Poggiana, per sentirlo in merito a quanto accaduto e per conoscere quali siano le azioni correttive che l’Azienda intende adottare per dare finalmente una più adeguata protezione a malati, medici e infermieri”. “Sono molto grato ai sette consiglieri regionali che hanno sottoscritto la richiesta – conclude Zalukar – ma saranno soprattutto i triestini a ringraziarli per questa ricerca di verità che spero si realizzi al più presto, perché Cattinara continua ad essere un enorme serbatoio di virus, nonostante i goffi tentativi di nascondere la realtà”.