Formazione: Rosolen, salvo anno IeFP e pronte modalità per gli esami
Scritto da Davide Macor il 02/05/2020
“L’anno didattico formativo non andrà perso: i ragazzi che hanno scelto i percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) potranno sostenere l’esame finale di qualifica e concludere il proprio cammino di specializzazione. La crisi epidemiologica per il Covid-2019, a causa delle restrizioni della mobilità individuale, ha fortemente condizionato le modalità di erogazione dei percorsi formativi da parte degli enti di formazione professionale accreditati e degli istituti professionali di Stato autorizzati, ma non abbiamo alcuna intenzione di alzare bandiera bianca. Anzi, si tratta di una grande occasione per ribadire un concetto politico molto chiaro: dove la Regione ha competenze dirette, decide. Non temporeggia, non delega, non nomina comitati tecnici”. Lo afferma l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Alessia Rosolen, anticipando anche quali saranno i criteri di ammissione, le modalità e i tempi di svolgimento dell’esame e spiegando che ci saranno misure specifiche per i percorsi che implicano attività laboratoriali da svolgere in presenza. “Saranno ammessi agli esami – ha precisato – gli allievi che hanno frequentato il 75 per cento delle ore previste nel loro anno conclusivo, ottenendo una valutazione positiva sia sotto il profilo comportamentale che dal punto di vista didattico. Le sessioni d’esame avranno avvio per gli enti di formazione professionale a partire dal 15 giugno, mentre per gli istituti professionali di Stato a partire già dal 27 maggio. Le operazioni d’esame si articoleranno in una o più giornate da otto ore per un massimo di tre giornate secondo il numero degli allievi da sottoporre all’esame, che consisterà in un colloquio individuale. La Commissione svolgerà i suoi lavori in presenza, nel rispetto di tutte le misure igienico-sanitarie, di distanziamento interpersonale minimo e di protezione individuale stabilite dalla normativa in vigore alla data dell’esame, mentre l’allievo sarà collegato a distanza. Il colloquio, fissato con appuntamento secondo un calendario predefinito preventivamente dall’istituzione formativa, durerà circa 45 minuti”. “Prendendo atto dell’esigenza di modificare le modalità di apprendimento formativo – ha aggiunto l’assessore – le attività in aula sono state sostituite con lezioni a distanza, mediante applicativi e dispositivi digitali e, più in generale, le lezioni teoriche sono state rimodulate sulla base delle esigenze contingenti. Laddove possibile, anche le attività laboratoriali sono proseguite a distanza anche se è necessario puntualizzare che alcune attività non possono prescindere da laboratori specifici e strumenti, dotazioni e tecnologie precisi, mentre gli stage sono stati sostituiti con project work”. “Alla luce di quanto esposto – ha proseguito Rosolen – se dovessero permanere le limitazioni vigenti, che sospendono alcune attività, non potrebbero essere portati a compimento alcuni percorsi. Per questa ragione, qualora le sospensioni delle attività dovessero essere prorogate, chiederemo deroga per i laboratori nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza e con vincoli stringenti rispetto alla fornitura di dpi. Un’ulteriore richiesta di deroga è, invece, legata ai tirocini extracurricolari: in caso di ripresa delle attività produttive ed economiche, le imprese chiederebbero tirocinanti che, allo stato, non siamo nelle condizioni di mettere a disposizione”. “Dove può la Regione dà riposte precise e si assume le proprie responsabilità – ha concluso l’assessore – perchè vogliamo scongiurare il rischio che i ragazzi perdano un anno e lo faremo. Se anche nel comparto dell’istruzione avessimo gli stessi margini di manovra e avessimo portato a termine il percorso di regionalizzazione, avviato sin dall’insediamento della Giunta e arenatosi lo scorso agosto, avremmo l’autonomia per decidere come e quando riprendere le lezioni a scuola”.