Flávio Brandão “Stratosphere Project” pubblica il potente album power metal “Depersonalization”
Scritto da Davide Macor il 29/11/2021
Le prime quattro tracce di “Depersonalization” arrivano con l’idea di attraversare una serie di disturbi mentali. Le altre canzoni non fanno parte direttamente di questo concetto, ma i loro temi sono a volte soggettivi, a volte ispirati dalle idee dei compositori sulla vita o sulle storie. La sigla dell’album tratta della depersonalizzazione, un sintomo molto peculiare nelle persone con vari disturbi in cui la persona perde traccia della realtà e non sa più come distinguere se ciò che sta vedendo è, in effetti, un sogno lucido o un’allucinazione.
Il progetto si è formato alla fine del 2019, ha iniziato le sue attività in modo senza pretese e consisteva in canzoni collaborative incentrate sul power metal di band come Helloween, Stratovarius, Masterplan, tra molte altre influenze musicali. “Stratosphere Project” – “Depersonalizzazione” include i cantanti Volker Siefer, Rainer Michael Ludvik, Lean Van Ranna, Gus Castro e Michael Hos.
A proposito delle canzoni:
Apathy (Harmony and Lyrics by Flavio Brandão) – L’album inizia con Apathy in un breve estratto da un preludio ispirato a Bach 935. Poi la musica si intensifica verso un classico power metal fortemente ispirato da Helloween e Gamma Ray.Volker Siefert.
Depersonalization” (Harmonia di Flavio Brandão, testi di Ludvik) – Come descritto nella spiegazione concettuale dell’album. La depersonalizzazione tratta delicatamente un sintomo grave nelle condizioni bipolari e schizofreniche. Anche descrivendo liricamente un sintomo di un disturbo, la canzone porta nel suo ritornello l’idea della perseveranza sulla tristezza. Il groove è molto forte ma ritmico. Una formula fortemente ispirata alle band power metal della fine degli anni 80 e 90. Alla voce abbiamo Rainer Michael Ludvik.
Delusion (Harmony and Lyrics di Flavio Brandão) – Delusion porta riflessioni sulla vita quotidiana di una persona con schizofrenia che sperimenta delusioni quotidiane. In modo cadenzato, i testi dicono molto sulla sensazione di abbandono emotivo che i pazienti provano, spesso spinti dalla mancanza di comprensione delle persone che li circondano. Alla voce abbiamo Lean Van Ranna.
Hallucination (Harmony and Lyrics by Flavio Brandão) – Allucination prende ispirazione dai neoclassici degli anni ’90 con un’interpretazione in stile Helloween dei primi giorni con Kai e Kiske. Il testo parla della prova del fuoco che sta attraversando un quadro allucinatorio. Alla voce abbiamo Volker Siefert.
Silver Line (Harmonia e testi di Flavio Brandão) – Questa canzone è molto soggettiva, parla un po’ delle lotte quotidiane e del confronto con noi stessi nella nostra vita quotidiana e di come sia possibile vedere sempre un lato positivo anche nella guerra tutti i giorni della nostra vita. La musica stessa è heavy metal tradizionale con radici in gruppi come i Judas Priest. Alla voce Gus Castro.
Last Call (Harmonia di Flavio Brandão, Lyrics by Ludvik) – In Last Call Ludvik fa un’analogia con i voli sulle opportunità perse nella vita. A volte trascuriamo le opportunità irripetibili perché non siamo sicuri di cosa vogliamo veramente. In un groove cadenzato, la musica si evolve da un lick con un forte groove di chitarra che disegna armonia alla voce unica di Ludvik. Alla voce abbiamo Rainer Michael Ludvik.
Twilight Storm (Harmony and Lyrics by Flavio Brandão) – Questa canzone è a tema e parla di una truppa medievale di guerrieri che combattono forze oscure, chiamata Twilight Storm. Con un ritmo veloce e fortemente ispirato a Gamma Ray e Stratovarius, questo brano si distingue per la sua piccola orchestrazione ispirata alla venticinquesima di Mozart. Alla voce abbiamo Lean Van Ranna.
Hey Mary (Harmonia di Flavio Brandão, testi di Flavio Brandão e Michael Hos) – Questa canzone parla di una relazione interrotta in cui l’annunciatore chiede a Mary perdono per i suoi errori passati. È una ballata romantica che stona un po’ con l’album ma che ha senso nel contesto della vita del compositore Flavio. Con un tono più rock, mescola un po’ di chitarre acustiche e distorte per dare l’atmosfera di rimpianto. Alla voce Michael Hos.