Emeye ci immerge in un enigmatico singolo tech house “Da Da (Hi There!)”
Scritto da Davide Macor il 20/04/2022
Come un direttore d’orchestra acuto, Emeye decora la sua partitura con una serie di elementi sonori: grancassa rimbombante, basso pizzicato, percussioni rotolanti e la voce di un bambino che fa la magia.
“È la noncuranza di un bambino che vive in un mondo pieno di doveri. È l’innocenza giovanile nella musica”, dice Emeye.
La voce è stata campionata dall’artista in Francia, a Parigi, durante la pandemia: “Stavo facendo delle commissioni e mi sono avvicinato a un supermercato affollato con una lunga fila per entrare. Ero lì a cercare qualcosa per me quando ho sentito un melodia dall’altra navata. Era una bambina con un sorriso luminoso che cantava nel suo passeggino; era la cosa più bella di quel luogo frenetico. Chiedi a sua madre se puoi registrare la sua voce; L’ho appena provato… ed è diventata una canzone”.
Chi è EMEYE?
In continua evoluzione, in sperimentazione, eclettica e all’avanguardia. Emeye è il collegamento tra il mondo reale e quello virtuale. La loro origine è sconosciuta, non hanno religione né sessualità; sono politicamente corretti. Si muovono nel presente, avanzano nel tempo, dimenticano il passato. Emeye è lui, è lei, sono loro; la terra è Emeye, anche le stelle sono Emeye. Sono Emeye?