‘Elogio dell’ebraismo. Le radici di una identità e il dialogo con il futuro’ di Raffaele Mantegazza. (Fefè editore) dal 10 marzo in libreria
Scritto da Davide Macor il 01/03/2023
RAFFAELE MANTEGAZZA
ELOGIO DELL’EBRAISMO
le radici di un’identità e il dialogo con il futuro
Elogi / 5 • pagg. 142 • € 15 • 2023
in libreria il 10 marzo 2023/ Fefè editore
Quali le radici della “strana” miscela di religione, ritualità, cultura, fede, speranza, arte, letteratura che fanno l’identità del popolo ebraico? Come ha fatto un popolo che sottolinea l’importanza di un’identità “biologica” a generare pensieri di tale universalità, di tale apertura a tutto l’umano? Ribadire la particolarità dell’identità ebraica o lasciarsi contaminare dalle culture dei popoli con cui gli ebrei sono da sempre venuti in contatto? Quanto del pensiero ebraico è comprensibile da un non ebreo? E quanto anche il non capire sia un capire
Io sono un goy. Un goy è un “gentile”, ovvero una persona che non appartiene al popolo di Israele. Un non ebreo. Il che significa che mia madre non è ebrea, dal momento che l’appartenenza al popolo ebraico è matrilineare [..] Quello che è certo è che il mio immenso amore per l’ebraismo non nasce da riti famigliari né da appartenenze religiose né da pedagogie incontrate da bambino. L’ebraismo mi è venuto incontro prima di tutto con il volto dei libri di Primo Levi e di Elie Wiesel; l’ho incontrato, tenace e resistente, al fondo del progetto che lo voleva cancellare dalla faccia della Terra. Ho allora voluto iniziare un percorso di conoscenza, attraverso gli studi e le letture, due viaggi a Gerusalemme, l’apprendimento dell’ebraico biblico e soprattutto la frequentazione del TaNaK, la Bibbia ebraica […] Non posso dire quali emozioni contrastanti mi regala sempre l’ebraismo. […] Oggi mi è stato chiesto di scrivere un elogio dell’ebraismo.Ovviamente non si tratta di una storia, di una teologia o di una filosofia del pensiero ebraico (“non eran da ciò le proprie penne”), ma solamente di alcune riflessioni attorno a nuclei di pensiero che l’ebraismo ha incistato su di me, in particolare sulla mia sensibilità educativa e sulla mia passione pedagogica.
RAFFAELE MANTEGAZZA Vive e lavora a Milano. Professore di Scienze umane e pedagogiche al Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano Bicocca. Saggista per FrancoAngeli, Castelvecchi, Dehoniane, Fefè. Tra le sue ricerche: la lettura pedagogica della Bibbia; indagini pedagogiche sui confini della vita, nascita, morte, suicidio; la pedagogia e la Shoah.