È disponibile in digitale “Alessio Bondì & Tatum Art Orchestra Live”, primo disco live di Alessio Bondì
Scritto da Davide Macor il 05/05/2022
È disponibile in digitale “Alessio Bondì & Tatum Art Orchestra Live” (ascolta qui), primo disco live di Alessio Bondì, dopo tre dischi in studio (il primo del 2015, Sfardo, poi “Nivuru” e “Maharìa”): 20 tracce registrate durante lo splendido concerto alla GAM di Palermo (guarda qui un estratto), in cui Bondì ha portato in scena le sue canzoni col supporto di un’orchestra di 20 elementi, la Tatum Art Orchestra, diretta dal talentuoso trombettista Alessandro Presti, che ne ha anche realizzato gli arrangiamenti
Una chiave, quella orchestrale, che restituisce e sublima la poetica di Alessio Bondì e conduce attraverso dinamiche, mood, emozioni a spettro molto ampio e vette liriche notevoli, con la partecipazione del pubblico ben presente nelle tracce audio e che dialoga costantemente con l’artista lungo tutto il disco.
Un’ambizione, quella dello sviluppo orchestrale di queste canzoni, che il cantautore coltivava da tempo: “Ho scelto di cantare in dialetto perché mi appartiene e perché mi permette di andare a fondo, nel profondo. Il palermitano è la lingua interiore, quella dell’infanzia, della famiglia, in casa si parla in dialetto, del mio mondo emotivo sommerso. È una lingua selvaggia, della rabbia, che ti sfugge di bocca quando t’incazzi. È ritenuta volgare, censurata dagli stessi palermitani, perché identificata con la mafia. Ma è attraverso il dialetto che riesco a esprimere più sentimenti”, così Bondì spiega il suo rapporto con la lingua delle sue canzoni, che ha voluto omaggiare il suo pubblico con questo disco che è un regalo non annunciato e inaspettato per i fan del cantautore palermitano.
“Maharia è stato sin dall’inizio un disco ambizioso – prosegue -. Il lavoro in studio aveva un presupposto preciso: raccogliere una parola dimenticata, appartenente al passato, e riempirla di sentimenti contemporanei. Abbiamo pensato che questa nuova “maharia” (che significa “magia”) aveva bisogno di uno stupore reale e di nuovi riti, cose che solo un’orchestra può restituire, con tutti i suoi colori e modulazioni e con la sua maniera specifica di costruzione del suono collettivo. In orchestra quando ci si emoziona ci si emoziona tutti, quando ci si diverte è una vera festa. Poi, che questi arrangiamenti siano stati curati nel minimo dettaglio da Alessandro Presti ha aggiunto un valore inestimabile, perché lui faceva già parte di questa famiglia artistica e quindi conosceva bene il progetto, e inoltre perché è dotato di un gusto e una genialità uniche. Abbiamo lavorato a stretto contatto per settimane sulla base di un lavoro ritmico importante di Graceffa e Drago alla batteria e al basso e il tutto seguito dalla visione e dalle orecchie di Fabio Rizzo e Donato Di Trapani. Il risultato ci ha riempito di orgoglio.
Naturalmente la voglia di portare su un palco il lavoro fatto in studio era forte – conclude l’artista -. E allora abbiamo realizzato questo sogno comune arrangiando anche altri pezzi che appartengono ad altri dischi, creando di fatto un’opera complessiva a sé stante, che abbiamo pensato meritasse una pubblicazione. Il senso di questo disco live è proprio questo, raccontare un momento musicale ma anche storico – è stata forse proprio l’assenza dai palchi che ci ha unito nel desiderio comune di qualcosa di così generoso dal punto di vista scenico e musicale”.