Coronavirus: Fedriga, al lavoro su “fase 2” con imprese e lavoratori
Scritto da Davide Macor il 19/04/2020
Condividere un piano d’azione in vista della
riapertura delle attività produttive in Friuli Venezia Giulia,
facendo sintesi tra le istanze di categorie economiche e
lavoratori e gli indirizzi della Regione.
È stato questo l’obiettivo dell’incontro, svoltosi stamane in
videoconferenza, tra il governatore Massimiliano Fedriga e i
rappresentanti regionali delle parti datoriali e sindacali.
Collegati, per l’Amministrazione, anche gli assessori Sergio
Emidio Bini (Attività produttive), Stefano Zannier (Risorse
agroalimentari) e Alessia Rosolen (Lavoro) e i delegati delle
rispettive Direzioni.
“Premesso che la Regione è favorevole a riaprire le attività
produttive, pur adottando tutte le precauzioni necessarie per
contrastare il diffondersi dei contagi, già prima del 4 maggio –
ha sottolineato Fedriga – occorre chiarire che tale decisione
compete esclusivamente al Governo. Il nostro dovere è pertanto
quello di farci trovare pronti e di lavorare, in vista di quel
traguardo, assieme a tutti i soggetti interessati affinché la
cosiddetta ‘fase 2’ sia caratterizzata dal minor numero di disagi
per il territorio, sia in termini di rischi epidemiologici che di
ricadute economiche.”
Il governatore ha pertanto chiesto alle categorie e ai sindacati
di inviargli entro domani, ognuno per il proprio ambito di
competenza, una nota riassuntiva con osservazioni e suggerimenti
in vista della ripartenza; sarà quindi cura della task force
interdirezionale della Regione (a cui partecipano le Direzioni
Salute, Lavoro, Attività produttive e Infrastrutture&Territorio)
redigere un documento integrato che, entro la fine della
settimana entrante, verrà sottoposto all’esame delle parti
datoriali e sociali.
“L’obiettivo – ha concluso Fedriga – è di giungere a una sintesi
che ci permetta da un lato di farci portavoce presso il Governo
delle istanze del territorio e, dall’altro, di avere una visione
estremamente nitida di quanto occorre fare, sia sul piano
generale che specifico, per favorire la ripresa dell’economia
regionale senza mettere a repentaglio la salute delle persone.”